Si avvicina sempre di più il giorno del recupero del campionato di Serie A tra Juventus e Napoli, si tratta di una sfida decisiva per la classifica di entrambe le squadre. I bianconeri sono in piena crisi e soprattutto reduci da due prestazioni veramente deludenti: prima il tonfo casalingo contro il Benevento e poi il pareggio nel derby contro il Torino, la posizione dell’allenatore Andrea Pirlo è a rischio. La squadra di Gennaro Gattuso è invece in grande spolvero, sono quattro le vittorie consecutive che hanno permesso di rientrare pienamente in corsa per la Champions League. Si preannuncia una partita molto bella dal punto di vista tecnico e dell’intensità.
Juve-Napoli a rischio?
Si sono registrati diversi casi al Coronavirus, l’ultimo è stato quello di Bernardeschi. Al momento la sfida non è a rischio come conferma Carlo Picco, direttore dell’ASL di Torino, a Radio Punto Nuovo: “Non abbiamo un focolaio e non essendoci un focolaio non abbiamo elementi per rimandare la partita. Ad oggi la partita si gioca. Non c’è un cluster. Ovviamente faremo verifiche e vigileremo, ma per ora la situazione è questa. Il focolaio è stato in parte contenuto per il fatto che i giocatori sono stati isolati. Al momento le positività non sono tali da giustificare un intervento dell’ASL così drastico, però vigiliamo. Ad oggi la partita si gioca”.
Sul fronte Napoli ha parlato Giuseppe Portella, professore di patologia clinica alla Federico II e membro dello staff che segue i tamponi del Napoli, a Radio Marte: “Insigne, Zielinski e Meret sono ancora a rischio visto il focolaio? Francamente sono passati vari giorni, la Ssc Napoli ha comunicato di monitorare i reduci dalle nazionali. Credo che la situazione sia abbastanza tranquilla. Zielinski è stato sottoposto a una vera e propria tortura, ha fatto 5 tamponi in pochi giorni. Purtroppo non c’è alternativa. Si è provato a usare tamponi salivari ma l’efficacia non è la stessa”.