Cesare Prandelli non è più l’allenatore della Fiorentina. Arriva un ribaltone a sorpresa in casa viola, la squadra è ancora pienamente in lotta per la salvezza ma la situazione sembra tranquilla. Il vantaggio dalla zona rossa è di 7 punti e nelle ultime due partite è stata protagonista di ottime prestazioni: la vittoria in trasferta contro il Benevento e la sconfitta contro il Milan.
Le dimissioni di Prandelli, le motivazioni
L’annuncio ufficiale dell’addio di Prandelli è arrivato direttamente dal club viola con un comunicato pubblicato sul sito del club: “La Fiorentina informa che, in data odierna, l’allenatore Cesare Prandelli ha presentato alla Dirigenza del Club le proprie dimissioni. La Società viola, con enorme dispiacere, ha accolto la richiesta del tecnico comprendendone le ragioni, che vanno oltre il calcio giocato. Cesare Prandelli è l’allenatore e l’uomo che in questi mesi ha dato tutto se stesso dimostrando, ancora una volta, il profondo legame e affetto che lo lega alla città di Firenze e alla Fiorentina. Il Presidente Commisso, la Dirigenza, la Squadra e tutto il Popolo viola ringraziano Cesare Prandelli, augurandogli di ritrovare al più presto la serenità e le energie necessarie per ottenere le migliori fortune per il suo futuro umano e professionale”. Alla base della decisioni dovrebbero esserci dei motivi personali, Prandelli è stanco mentalmente e fisicamente come aveva confermato anche dopo la vittoria contro il Benevento. Lo stress sarebbe dunque la causa principale delle dimissioni.