Arrivano nuovi inquietanti retroscena sulla morte di Diego Armando Maradona, sono state pubblicate delle intercettazioni che hanno scatenato tantissime reazioni. Il mondo del calcio è ancora sconvolto dal decesso del calciatore più forte di tutti i tempi, si sta provando a fare luce sugli ultimi giorni di vita dell’ex Pibe de Oro. I principali indagati sono il dottor Luque, medico di fiducia e la psichiatra Agustina Cosachov. Gli inquirenti hanno reso note nuove intercettazioni che riguardano anche Maxi Pomargo, uomo di fiducia di Maradona: “non lasciate che le figlie se lo portino via. Se succede, lo perdiamo. Dobbiamo resistere. Se ce la caviamo stavolta, ci sono soldi per tutti. Te ne devi occupare in prima persona perché da questo dipende il lavoro di tante persone” .
Le figlie di Maradona contro i medici: “sono i responsabili della sua morte”
Le altre intercettazioni
Molto importanti anche le intercettazioni che riguardano il dottor Luque: “bisogna tagliargli i rifornimenti”, la frase nei confronti dell’avvocato Morla. “Non può essere che il frigorifero sembri sempre una distilleria. Sono chiaro? Non può avere continuamente vino, birra, canne, bisogna darci un taglio. Stesso discorso per le pastiglie. Non può prenderle quando gli pare a piacimento”.
Poi la risposta: “Io non posso farci nulla. Non sono io a rifornirlo e non sono nessuno per dirgli cosa debba fare o meno. Io sono il suo avvocato, non sono suo padre”.
Forti anche le frasi del kinesiologo personale di Maradona, Nicolas Taffarel. “Te la faccio breve, è sistematico: si beve due calici di prosecco. Il primo lo regge, con il secondo inizia a dare segnali di cedimento. Dopo ci carica due-tre birre e va al tappeto”.
Poi le parole Carlos Ibanez, segretario personale: “ieri sera una bomba, seratina tranquilla davanti a un film. Ha bevuto una birretta, si è fumato una canna e ha preso le pastiglie prima di andare a dormire. Come un vero lord. Non hai idea. Non si regge in piedi. Tutta colpa di Matias (Pomargo), che ieri sera l’ha fatto bere e stamattina l’ha svegliato alle 9. È ridotto uno zombie, ma sta comunque per andare (allo stadio). Vedrai, sarà un disastro. Se riuscirà a mettere insieme due parole, sarà un miracolo”.
Infine un accenno sulla presunta lite nella quale Maradona avrebbe sbattuto la testa: “ci siamo messi a chiacchierare e a bere, a un certo punto non so chi fosse più ubriaco. Beh, succede che iniziamo a urlarci contro, una tipica rissa da sbronzi. Ma mi ha detto cose orribili e non ci ho più visto. Avevo voglia di prenderlo a pugni e vomitargli addosso tutta la sua miseria, dirgli che è un povero str…, solo e rimbambito. Io comunque gliel’ho detto chiaramente: ‘tu saprai di calcio, ma io so di medicina. Se mescoli marijuana, alcool e pastiglie, ci resti secco”, avrebbe affermato Luque a Taffarel.