La Juventus è reduce dall’entusiasmante successo in Champions League contro il Barcellona, i bianconeri hanno chiuso il girone al primo posto e adesso si candidano ad essere protagonisti anche negli ottavi di finale, ma continua a tenere banco il caso Suarez. In campionato invece la squadra di Andrea Pirlo non ha convinto al cento per cento, sono arrivate prestazioni al di sotto delle aspettative contro squadre nettamente inferiori dal punto di vista tecnico e risultati non all’altezza. La situazione non è ancora compromessa, ma il Milan non sbaglia un colpo e le altre rivali si sono dimostrate all’altezza soprattutto Inter e Napoli.
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Il caso Suarez
La Juventus rischia tantissimo per il caso Suarez. Tutto è nato dopo la rottura tra l’uruguaiano ed il Barcellona, il calciatore è finito sul mercato e tutte le squadre più importanti hanno tentato il colpo, tra queste anche la Juventus. I bianconeri avevano anche trovato gli accordi, ma hanno dovuto fare i conti con l’ostacolo più importante: il passaporto italiano. E’ stato programmato un esame in fretta e furia presso l’università di Perugia e secondo quanto emerso successivamente i bianconeri avrebbero abbandonato la pista Suarez per mancanza di tempi tecnici. Secondo altre ricostruzioni il dietrofront sarebbe avvenuto perché la Juventus era stata avvertita dell’inizio di un’indagine relativo allo svolgimento dell’esame.
Cosa rischia la Juventus
Sull’argomento ha fornito indicazioni l’avvocato Ruggero Distaso, esperto di diritto sportivo a ‘Radio Punto Nuovo’. “Dal punto di vista penale, la Juventus rischia una serie di sanzioni di carattere amministrativo. Dal punto di vista sportivo rischia relativamente poco: coloro che cercano di raggirare la norma sul tesseramento degli extracomunitari vengono puniti diversamente se responsabilità diretta o oggettivi”.
Nel dettaglio: “nel caso della Juventus è responsabilità diretta: nella peggiore delle ipotesi rischia 2 punti di penalizzazione. Il ruolo di Paratici porta ad una responsabilità diretta della Juve, se la caverà con poco”.