La Juventus è concentrata su campionato e Champions League con l’obiettivo di raggiungere il risultato più importante. Ma nel frattempo deve fare i conti con un caso spinoso, quello che riguarda l’attaccante Suarez. Nel mirino è finito l’esame ‘farsa’ svolto presso l’università di Perugia, l’uruguaino ha provato a ricevere la cittadinanza italiana per permettere il trasferimento alla Juventus. La trattativa poi non è andata in porto e l’ex Barcellona si è trasferito all’Atletico Madrid. La Juventus rischia grosso, anche Paratici è indagato.
L’accusa alla Juventus
“Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juve abbiano potuto avere contezza, nel lasso temporale dall’8 al 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso”. E’ questa la frase che è stata scritta dal procuratore capo di Perugia, secondo quanto riportato la Juventus avrebbe abbandonato la pista Suarez non tanto per motivi di calciomercato, ma perché avvisata dell’indagine in corso: la Juventus avrebbe potuto trovare una soluzione per tesserare in tempo Suarez. E’ quanto riportano Corriere della Sera e La Repubblica.
La testimonianza del legale bianconero
Ci sarebbero state delle bugie nelle testimonianze dell’avvocato Luigi Chiappero, legale della Juventus “nella parte in cui dichiara di aver contattato la viceprefetta Antonella Dinacci dopo averne trovato il nominativo sul sito del Viminale” e quando “gli venne fatto capire da Dinacci che i tempi per ottenere la cittadinanza entro il 6 ottobre non ci fossero”.
Sulla motivazione che ha spinto la Juventus ad abbandonare la pista Suarez “per gli inquirenti si tratta di una ‘falsa rappresentazione’ basata su un ‘presupposto inesistente’. Suarez poteva diventare italiano in tempo utile per le esigenze juventine”.