Un detective per spiare Maradona: il retroscena sul Siviglia

I dettagli sull'esperienza di Maradona con la maglia del Siviglia, un detective per spiare il calciatore fuori dal campo

CalcioWeb

Un detective assunto dal Siviglia per spiarlo. Continuano ad arrivare nuovi aggiornamenti e rivelazioni dopo la morte di Diego Armando Maradona. Il mondo del calcio è ancora sotto shock per l’addio al calciatore più forte di tutti i tempi, sono in corso delle indagini per fare luce sugli ultimi giorni di vita dell’ex Pibe De Oro. Nelle ultime settimane non sono mancati i colpi di scena tra accuse e novità emerse dall’autopsia, la situazione sarà molto più chiara al momento dell’esito di nuovi testi effettuati sul corpo di Maradona. Continuano ad arrivare tantissimi messaggi di cordoglio, ma anche pesanti accuse: in tanti rimarcano la vita sregolata dell’ex Napoli.

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Il retroscena sul Siviglia

Pele Maradona
Photo by Getty Images

Diego Armando Maradona ha indossato anche la maglia del Siviglia. In Spagna erano a conoscenza delle qualità del calciatore, ma anche dei ‘colpi di testa’ fuori dal rettangolo di gioco. Per questo motivo decisero di assumere un investigatore privato, a ricevere il compito Charlie. Intervistato a Vox Populi ha svelato: “Abitava in uno chalet dove c’era solo una via d’uscita. Quindi abbiamo messo una macchina lì e ci siamo alternati. C’erano 18 o 20 tra italiani e argentini che andavano e venivano. Conduceva una vita non usuale per un atleta”. 

Sulle cattive amicizie: “Era un caro amico di uno di una steakhouse argentina. Aveva circa 15 italiani, il suo manager e dieci o dodici st***** dietro di lui. Maradona era stupido perché era un uomo buono, ma aveva un sacco di parassiti dietro di lui che gli volevano succhiare tutto. Diego tornava alle cinque del mattino e alle dieci doveva essere al centro sportivo per allenarsi”. 

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