Le notizie del giorno più importanti di ieri, giovedì 24 settembre.
SUAREZ IN LACRIME – Luis Suarez ha detto addio al Barcellona per trasferirsi all’Atletico Madrid. Lacrime per l’attaccante uruguaiano nel corso dell’ultima conferenza stampa: “E’ stato un mese pazzesco, in cui si sono inventati tante cose. Hanno detto bugie e cose che suscitano indignazione. Il mio rapporto con Messi, tutto il mondo lo conosce. Quando sono arrivato a Barcellona mi dicevano ‘attento a Leo’ ma il tempo in cui siamo stati insieme abbiamo sempre provato a rendere al massimo, e ora me ne vado a testa alta. Voglio ringraziare il club che ha creduto in me dopo un errore che commisi prima di firmare. Sarò sempre riconoscente per come sono stato trattato. Oggi termina una tappa della mia carriera di cui sono molto orgoglioso: qui ho trovato degli amici e sono stato felice. Mi aspettavo la decisione di Koeman: non ho problemi a farmi da parte, volevo solo continuare ad allenarmi mentre trovavo una soluzione e il tecnico me lo ha permesso. Il club aveva bisogno di cambiare e l’allenatore non contava su di me: me ne vado con la sensazione di aver fatto il mio percorso, essere diventato il terzo marcatore nella storia del club non è facile. Credo di non potermi rimproverare nulla: ho giocato infortunato, anche quando non stavo bene, ma se devo fare un’autocritica penso alle eliminazioni in Champions”. (L’ARTICOLO COMPLETO)
I SEGRETI DELLA PANCHINA DELLA ROMA – Il futuro di Paulo Fonseca è sempre più in bilico. La fiducia della dirigenza della Roma nel tecnico portoghese diminuisce col passare del tempo. E se già alla fine dello scorso campionato l’ambiente non sembrava convinto, dopo la prestazione non eccelsa a Verona (con lo 0-0 diventato poi 3-0 a tavolino) non ha fatto altro che accrescere i dubbi. E subito si è vociferato di un Fonseca a rischio, con il nome di Massimiliano Allegri (già in passato accostato ai giallorossi) è tornato in auge. E ‘La Gazzetta dello Sport’ ci mette il carico da 11: “L’ombra di Allegri è lì, pronta ad allungarsi sul portoghese in caso di sconfitta pesante con la Juventus. Ci sono contatti in corso. Fonseca deve cambiare passo oppure la nuova proprietà della Roma penserà seriamente ad Allegri da subito”. Dunque per adesso solo contatti, ma occhio al big match di domenica sera, all’Olimpico, contro la Juve. (L’ARTICOLO COMPLETO)
LA FIORENTINA PROGETTA LO STADIO – ACF Fiorentina è pronta a costruire il ‘Nuovo Stadio Franchi’ investendo 250 milioni di euro, fornendo alla Città e ai suoi tifosi un impianto all’avanguardia da 42.000 spettatori, generare 1.000+ nuovi posti di lavoro e garantire al Club le risorse necessarie per competere ai massimi livelli in Italia e in Europa. Un investimento significativo che potrebbe generare complessivamente un impatto economico pari a circa 5 miliardi di euro in 10 anni tra crescita dei ricavi della ACF Fiorentina, nuove attività commerciali di terze parti, nuovi posti di lavoro, gettito fiscale extra per la PA e sviluppo immobiliare del quartiere Campo di Marte. È questo il quadro che emerge dallo Studio Monitor Deloitte – la practice di Deloitte Consulting dedicata ai servizi di consulenza strategica – sui benefici che il nuovo impianto sportivo produrrebbe per i principali stakeholder della ACF Fiorentina: i suoi tifosi, le aziende locali, i lavoratori, la Città di Firenze, la Regione Toscana, le istituzioni locali e nazionali. Gli obiettivi del progetto sono: aumentare i ricavi e competere con i principali club internazionali, sviluppare un nuovo polo commerciale per potenziare l’economia locale, attirando residenti e turisti anche nei non match day, aumentare il gettito fiscale grazie all’aumento di attività commerciali e occupazione, creare occupazione sia grazie ai lavori edili, sia grazie al nuovo business generato, di cui beneficeranno le attività commerciali (già esistenti e/o nuove), investire nel Real Estate per promuovere lo sviluppo di Campo di Marte ed evitare un ulteriore deterioramento dello Stadio fino ad arrivare ad un suo inutilizzo. Le chiavi per i ricavi saranno, invece: la maggiore appetibilità per via della miglior posizione in classifica, nuove entrate prodotto dalla qualificazione alle competizioni europee, l’aumento dell’affluenza media allo stadio, nuovi ricavi da affitto di spazi commerciali, l’aumento generato dalla maggiore capienza, ricavi da naming rights e merchandising, numero di eventi annuali. (L’ARTICOLO COMPLETO)