Alvaro Morata si presenta, anzi ripresenta, alla Juventus. In conferenza stampa l’attaccante spagnolo ha parlato della sua nuova avventura. “Cresciuto, come uomo visto che siamo partiti in due e torniamo in cinque, e come giocatore, in tutti i sensi. Felice di indossare di nuovo questa maglia – dice – Il mercato sapete tutti com’è, l’importante è che sia qui ora, questo è il posto giusto al momento giusto soprattutto ora che so cosa fare e so quali sono gli errori da non commettere. Questa è una nuova opportunità per me, l’opportunità della vita”.
“Ritrovare Pirlo allenatore? Mi fa un bellissimo effetto, sapevo che sarebbe diventato allenatore della Juve perché è tagliato per questo lavoro, è quello di cui ha bisogno la Juve, un giocatore elegante che amava così la palla…ho fatto due allenamenti e sono già impressionato da come gestisce il gruppo, è perfetto per questo club. Ronaldo e Dybala? Sono pronto a giocare con tutti, sono al servizio della squadra, tutti i compagni mi conoscono, sanno che darò tutto per aiutarli, per aiutarli a segnare, fare sponde, qualsiasi cosa mi chieda l’allenatore. Sono qui perché voglio vincere come sa fare la Juve, in questi anni e nella sua storia. Il numero dei gol? Ovvio ne vorrei fare 40 ma ne ho visti tanti che ne hanno fatti 40 e non hanno vinto niente, io ne ho fatti 15, a volte di più, ma a parte l’ultimo anno ho vinto tanto, da titolare e non. I numeri individuali si guardano a tennis, il calcio è uno sport collettivo”.
“Il mio sogno da bambino era giocare per l’Atletico Madrid e l’ho realizzato, ma quando sono venuto qua, in una squadra che ha scommesso tutto su di me quando ero giovane, mi sono legato talmente tanto che ho sempre sognato di tornarci. Ora ci sono, rispetto a quando avevo 21 anni magari pensavo più alle critiche, ora so come devo lavorare anche con la testa. Ho ricordi dei trofei vinti, sarei l’uomo più felice del mondo se vincessi la Champions con la Juventus. Questa è una delle squadre più forti al mondo, si lavora per la Champions League, è quello che vogliamo tutti e bisogna lavorare perché ogni anno c’è una nuova possibilità. Ronaldo? Lo conosco bene come persona, come giocatore lo conosciamo tutti. Con lui ho un grande rapporto, mi ha dato consigli, era felice per avermi ritrovato qui, avevamo parlato anche altre volte delle famiglie, del calcio e della stagione”.