Dejan Savicevic è considerato da tanti il calciatore montenegrino più forte di sempre. Vero e proprio jolly di centrocampo (poteva giocare da interno, trequartista, regista, esterno d’attacco, seconda punta e all’occorrenza anche centravanti), era dotato di grande tecnica, agilità, velocità e dribbling. Carattere controverso il suo, che unito alle caratteristiche sopracitate ha fatto sì che venisse denominato ‘Il Genio‘. Dopo le ottime cose fatte vedere con la maglia della squadra montenegrina del Budućnost, è alla Stella Rossa che esplode e si fa conoscere al grande calcio. Savicevic trascina infatti la compagine serba, oltre ai successi nazionali, alla vittoria della Coppa dei Campioni 1990-1991, arrivando secondo nella classifica finale del Pallone d’Oro dietro solo a Jean Pierre Papin. Il Milan si accorge di lui, anche per via della rete segnata ai rossoneri nell’edizione della stessa Coppa Campioni: il calciatore passa ai rossoneri nel 1992. Saranno 6 gli anni del ‘Genio’ in Italia: vince tre campionati, tre Supercoppe Italiane, una Super Coppa Uefa e una Coppa Campioni, nel 1994.
Nella finale di Atene contro il Barcellona, vinta 4-0, segna la terza rete e fornisce l’assist a Massaro per il primo gol. Chiude la sua esperienza a Milano nel 1998 prima di chiudere tra Stella Rossa e Rapid Vienna. Successivamente anche allenatore, per due anni, della nazionale jugoslava (poi Serbia e Montenegro) di cui fu già protagonista in campo, fino a divenire numero uno federale dopo la nuova scissione del paese balcanico.
Berlusconi racconta: “Per trattenere Savicevic abbiamo dovuto compiere sforzi enormi. Ci costa non avere preso Boksic e non avere preso Romario a una cifra relativamente modesta: cinque milioni di dollari. È la prova che su Savicevic abbiamo scommesso pesante”. In basso il suo gol più celebre.
#TBT ?
This goal? ⚽️
Is pure “Genius” ? #Savicevic ?⚫️
Questo gol? ⚽️
Da vero “Genio” ? Savicevic ?⚫️#weareacmilan pic.twitter.com/b9Ursva7Yw— AC Milan (@acmilan) September 15, 2016