Antonio Conte e l’Inter sono in pausa di riflessione. Dopo la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia è arrivato un nuovo sfogo dell’allenatore pugliese. In programma un incontro chiarificatore, in un senso o nell’altro. Ma di fatto Conte si è già congedato con le parole nel post-partita di Colonia e ancora una volta si è capito che i rapporti con la dirigenza sono tutt’altro che idilliaci. Tensione massima e rottura mai così vicina.
Conte, nodo ingaggio: nessun esonero
Strade che molto probabilmente si separeranno ma è chiaro che non si potrà farlo con un esonero. Conte percepisce un ingaggio netto di 12 milioni di euro a stagione, con un impatto sulle casse dell’Inter che sarebbe di 45 milioni lordi per i prossimi due campionati. La strada più percorribile è quella della rescissione consensuale con una buonuscita importante, ma che consentirebbe all’Inter di risparmiarsi il pagamento di un altro allenatore disoccupato. Un altro, perché c’è ancora Luciano Spalletti sotto contratto fino a giugno 2021. L’eventuale arrivo di Massimiliano Allegri, in pole ma non l’unico candidato, porterebbe l’Inter a sborsare un altro ingaggio pesante. Impossibile dunque sostenerne tre. La situazione è in divenire e nel vertice previsto per la giornata di lunedì (ma che potrebbe essere rimandato) si parlerà soprattutto della buonuscita, perché il divorzio sembra ormai scritto.
L’Inter di Allegri: dalla difesa a 4 ad Eriksen
Pochi giorni e sapremo se sarà Conte a farsi da parte o se sarà l’Inter a “metterlo alla porta”. Un divorzio che, come detto già più volte, sembra inevitabile. E a sostituire il tecnico leccese dovrebbe essere ancora una volta Massimiliano Allegri. Come già successo alla Juventus, le strade dei due allenatori si incroceranno di nuovo. O meglio l’uno prenderà il posto dell’altro. E l’Inter spera che il cambio in panchina possa produrre gli stessi effetti avuti alla Juve. Inevitabilmente i nerazzurri cambieranno volto. L’arrivo di Allegri porterebbe infatti un ritorno della difesa a quattro, completamente accantonata da Antonio Conte. A destra è pronto il nuovo acquisto Achraf Hakimi, a sinistra ci sarà da definire qualcosina. E anche dal mercato potrebbero esserci delle sorprese. Al centro della difesa la coppia sembra fatta: de Vrij e Bastoni hanno dato ampie garanzie in un reparto a tre, ma anche il cambio di modulo vedrebbe loro due favoriti. Inamovibile Barella a centrocampo, che svolgerebbe un ruolo alla Marchisio (con tanti inserimenti senza palla), qualche dubbio in più su Brozovic e la mezzala sinistra. Se il croato potrebbe essere confermato (nonostante si facciano i nomi di Ndombelé e Kanté), a sinistra arriverà qualcuno. Sensi ha dimostrato una fragilità fisica non indifferente e il nome di Tonali è in cima alla lista dei desideri, ma non è il solo. Con il 4-3-1-2 sarà rispolverato Eriksen, che spesso è partito fuori dall’undici titolare con Conte e che con Allegri potrebbe avere invece un ruolo di primaria importanza. Davanti resiste il sogno Messi, ma la coppia Lautaro Martinez-Lukaku è ben assortita e in caso di permanenza dell’argentino sarà confermatissima. 4-3-1-2 idea principale, ma anche il 4-2-3-1 non sarebbe da scartare in caso di partenza del ‘Toro’. In quel caso si andrebbe su degli esterni offensivi capaci di coprire tutta la fascia (Chiesa su tutti). In alto la FOTOGALLERY con la nuova Inter di Allegri.