Brahim Diaz è molto vicino al Milan. I rossoneri lavorano con il Real Madrid per avere in prestito con diritto di riscatto il talento spagnolo. Classe 1999, ha giocato molto poco con la maglia dei ‘Blancos’ dal gennaio 2019, quando è arrivato dal Manchester City. Più spazio gli aveva concesso Josep Guardiola nei Citizens. Trequartista che può essere impiegato anche da ala, non è riuscito ancora ad esprimersi ai massimi livelli e il Milan giovane di Pioli potrebbe rappresentare proprio il trampolino di lancio perfetto. Andiamo a conoscere meglio Brahim Diaz.
Chi è Brahim Diaz
Nato e cresciuto in Spagna, a Malaga, è in realtà di origini marocchine da parte di padre. Il nonno paterno, infatti, emigrò dall’Africa alla Spagna, trasferendosi lì in cerca di una vita migliore. La famiglia si stabilì a Melilla prima e a Malaga poi, dove suo padre ha incontrato sua moglie, da cui è nato Brahim Abdelkader Diaz. Dopo di lui sono arrivate solo figlie femmine. Cresciuto nelle giovanili del Malaga, città in cui la cultura musulmana è ancora molto presente, è passato poi all’Academy del City, finché nel 2016 non esordisce in prima squadra in una gara di Coppa di Lega, appena diciassettenne, sotto la guida di Guardiola. Proprio Pep, nell’estate seguente, lo inserisce tra i convocati per un tour precampionato negli Stati Uniti, dove con un gol nel 4-0 al Real Madrid si fa notare dal club spagnolo. Dopo l’esordio in Champions e in Premier, arrivano anche i primi gol, il 1° novembre 2018, doppietta al Fulham nel 2-0 in Coppa di Lega: due mesi dopo, il passaggio al Real Madrid nella sessione invernale di mercato, ma con una clausola anti-United nel contratto. Nel caso il Real lo cedesse ai Red Devils, infatti, il 40% andrebbe al City.
Caratteristiche tecniche
Classe ’99, trequartista, ambidestro, che può essere impiegato anche come ala. Brevilineo, tecnica sopraffina e velocità. Il Real Madrid, quando ha prelevato lo spagnolo dal City ha deciso di inserire una clausola da 750 milioni, a dimostrazione di quanto crede nel ragazzo. Bravo nei tiri dalla distanza, ma ancor di più quando parte da lontano e sfida le difese avversarie a suon di dribbling. Lo hanno definito “un talento cristallino”, in tutti i sensi. Sia perché limpido dal punto di vista tecnico, ma anche perché estremamente fragile da quello muscolare.
Curiosità
Brahim Diaz non ama sventolare ai quattro venti la sua vita privata. Avrebbe voluto giocare al Barcellona, suo sogno sin da piccolo. In cameretta il poster di un altro idolo, però: Oliver Hutton, Captain Tsubasa nel manga giapponese. Già da bambino veniva chiamato ‘Messi malagueño’ e il suo primo club, il Tiro Pichón, gli ha anche dedicato il nome del campo numero 3, quello dove tutto iniziò. Le sue qualità erano talmente evidenti che, un giorno, il vicepresidente del Malaga Abdullah Ghubn si recò di persona a casa del ragazzino di 10 anni per convincerlo a restare in Andalusia. Al Barcellona ci arrivò, nella ‘Masia’. E fu l’inizio di una battaglia legale. Il padre Abdelakder firmò anche un pre-contratto, una carta privata che gli avvocati del Malaga invalidarono dopo non aver trovato l’accordo per il trasferimento.
Il suo scopritore fu José Andrés Jaime, ex calciatore del Malaga negli anni Novanta. Rapporto speciale con il nonno don Ángel, che il giorno della presentazione al Madrid si fece un’ora e mezzo di fila per vedere il nipote indossare per la prima volta la maglia blanca. Da quanto trapela, Brahim Diaz ha trovato ultimamente la sua dolce metà. Ed è una ragazza nota al grande pubblico, anche italiano. Si tratta infatti di Ana Mena, cantante spagnola che ha avuto successo nella nostra penisola grazie ai feat con Fred De Palma e Rocco Hunt. Anche lei non ha reso pubblica la relazione, ma ormai ci sono pochi dubbi sul fatto che i due stiano insieme. Chissà che non possa anche lei spingerlo a trasferirsi a Milano. In alto la FOTOGALLERY con le immagini.