Cessione Roma – E’ fatta, non è fatta, forse è fatta di nuovo. Volendola sintetizzare, sta andando più o meno così la situazione relativa al possibile passaggio di proprietà in casa giallorossa, nel frattempo impegnata domani in Europa League dopo aver concluso al quinto posto in campionato. Friedkin, che sembrava ormai prossimo a diventare il nuovo patron capitolino mesi fa, si è visto bloccare tutto a causa del Coronavirus, allontanandosi addirittura in un certo periodo. Adesso si rifà sotto, ma con una situazione da sbrogliare. Perché c’è una scadenza imminente, un Pallotta che tentenna nonostante voglia vendere e un Al Baker sullo sfondo supportato da… D’Alema.
Ma spieghiamo meglio. L’imprenditore texano ha presentato la sua offerta di 575 milioni (490 più 85 di liquidità), ma Pallotta sta ancora prendendo tempo. Seppur solo in via informale, e quindi ancora non concretamente, vorrebbe valutare anche la proposta dell’arabo Al Baker (ad oggi solo interesse), seppur qualche giorno fa abbia risposto con un “Non so chi sia” al tweet dell’investitore, che parte dietro nella corsa all’acquisto della Roma in quanto Friedkin ha già visionato i conti effettuando la due diligence. Pallotta si trova quindi ad un bivio: accettare Friedkin, perdendoci qualcosina (circa 100 milioni), oppure continuare ad attendere rischiando di allontanare l’americano e con la speranza di trovare dell’altro, tra cui appunto Al Baker, oppure ritrovarsi senza un pugno di mosche. In merito a quest’ultimo, da segnalare l’intermediazione di Massimo D’Alema. L’ex Premier e tifoso della Roma, come riporta Repubblica, è tra le conoscenze dirette dell’arabo e potrebbe entrare in gioco in un’eventuale trattativa, trasformando così l’interesse in offerta vera e propria.