La storia di Patrick Kluivert. L’ex attaccante olandese è passato anche dall’Italia, al Milan, con poca fortuna. Una sola stagione, negativa, prima degli anni d’oro al Barcellona in cui è riuscito a ripetere quanto fatto prima nell’Ajax. Anche in Nazionale è uno dei marcatori più prolifici, con ben 40 reti in 79 presenze.E’ ad Amsterdam che cresce, per poi esordire in prima squadra. In Olanda segna 39 gol in 70 partite. E’ il 1997 quando Kluivert arriva in Italia: con i rossoneri solo 9 reti tra campionato e Coppa Italia, il calciatore delude le aspettative e viene venduto. Lo acquista il Barcellona, con cui in sei anni segna 83 reti in 182 presenze. Nel 2004 va via e non riesce più a ripetere quanto fatto in passato. 14 le reti in 4 anni tra Newcastle, Valencia, PSV e Lilla. Chiude con la carriera da calciatore nel 2008, prima di intraprendere quella da allenatore. E’ stato collaboratore e vice all’AZ e al NEC, poi allenatore delle giovanili del Twente ed infine assistente tecnico dell’Olanda. Prima di arrivare all’avventura in solitaria, quella con Curacao, nazione dei Paesi Bassi situata nel Mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela. Successivamente è tornato all’Ajax come tecnico della formazione giovanile A1, poi passa al Psg come direttore sportivo. Il 10 agosto 2018 viene nominato vice di Clarence Seedorf, commissario tecnico del Camerun. Ad oggi è responsabile del settore giovanile del Barcellona.
Kluivert è stato coinvolto in un incidente quando non aveva nemmeno 20 anni. Il sinistro costò la vita ad un impresario teatrale. Il bomber dell’Ajax stava guidando oltre i limiti di velocità e viene così accusato di omicidio colposo. Per lui niente carcere, ma 240 ore di servizi sociali ed un periodo di depressione dopo l’accaduto. Nel 1997 venne accusato di stupro, ma il caso venne archiviato per mancanza di prove. Ha tre figli, Justin, Quincy e Ruben, i quali hanno seguito le orme paterne divenendo anche loro calciatori.