Si sono giocate le gare delle 15 valide per la 34ª giornata del campionato di Serie A. Fiorentina che continua il suo ottimo momento andando a vincere sul campo del Brescia. Spettacolare pari tra Cagliari e Sassuolo, vittorie esterne per Torino e Lecce, il Parma supera di misura la Sampdoria.
BRESCIA-FIORENTINA 0-1
La Fiorentina continua la sua marcia verso le zone alte della classifica. Successo esterno sul campo del Brescia. Il meteo non promette nulla di buono, si dice che potrebbe cambiare. E infatti è solo questione di… tempo. Si inizia con qualche nuvola, si finisce nel fango. A decidere il match è una rete “sporca” (e come poteva essere altrimenti) di Cutrone. Partita condizionata dal terreno. Poche occasioni e gioco che non è uno spot per il calcio italiano. A venti minuti dalla fine arriva il cambio di Iachini. L’allenatore viola richiama Cutrone: “Patrick, quando il gioco si fa sporco…”, riferendosi alle doti da rapinatore d’area dell’ex Milan. E la scelta viene premiata. Cutrone sfrutta un errore della retroguardia del Brescia e infila in porta il pallone della vittoria. Rondinelle condannate alla retrocessione.
CAGLIARI-SASSUOLO 2-2
Per una gara che annoia ce n’è una che diverte. Cagliari-Sassuolo intrattiene alla grande gli spettatori, quattro gol che portano un punto per parte. L’indisponibilità di Cragno costringe Zenga a correre ai ripari. Il tecnico non si fida di Rafael, così va in porta. L’Uomo Ragno, però, non ha lo smalto dei bei tempi e lo dimostra dopo pochi minuti, regalando il gol del vantaggio agli ospiti: Berardi calcia dalla distanza, senza pretese, ma Zenga sbaglia la presa e il pallone scivola clamorosamente in rete. Rafael se la ride dalla panchina: “Ah, questo sarebbe meglio di me?”. Nella ripresa Zenga, avvertito del commento, si “sostituisce” e va in panchina, mandando Rafael in porta e poi a quel paese quando il brasiliano sbaglia a sua volta, regalando il 2-2 finale ai neroverdi sul tentativo velleitario di Djuricic. In mezzo la doppietta di Simeone: l’argentino segna di testa e poi in mezza rovesciata deliziando il pubblico. A fine gara De Zerbi dichiara: “Secondo me ha giocato il padre, impossibile che abbia segnato di testa”.
SPAL-TORINO 0-2
La SPAL aveva promesso battaglia. E così è stato. Nel torneo di ‘Call of Duty’ che ha preceduto la partita i ferraresi ce la mettono tutta e hanno la meglio dei granata. Peccato che conti il campo. E lì è il Toro, più abituato a combattere, ad avere ragione degli avversari. Moreno Longo, tornato in panchina dopo la parentesi Mazzarri, carica i suoi negli spogliatoi: “Vi aizzo alla battaglia”. Il difensore del Torino Izzo lo prende veramente sul serio e segna di testa il vantaggio. La SPAL preme, Sirigu deve calare anche qualche buon intervento. Longo vuole il raddoppio e getta nella mischia qualche forza fresca: “Largo ai giovani”. Fuori Zaza e Rincon, dentro Millico e Adopo. E proprio i due neo-entrati confezionano il gol che chiude i conti. Cross dell’attaccante e inserimento del centrocampista della Primavera che batte Berisha. Il giovane francese, al primo gol in Serie A, provoca gli avversari con una scritta sotto la maglietta: “Ci vediamo per la rivincita alla Play, Adopo”. Fonti vicine ai due club raccontano che nel secondo torneo di ‘Call of Duty’ sia stata ancora una volta la SPAL ad avere la meglio. Forse i ferraresi hanno trovato la loro “arma” migliore.
GENOA-LECCE 0-4
E’ un Lecce show al ‘Luigi Ferraris’. I salentini si avvicinano sempre più alla salvezza, con un poker al Genoa. La squadra di Liverani domina in lungo e in largo. La prima rete arriva dopo una mischia con Falco che tiene fede al suo cognome e segna avventandosi “come un falco”, appunto, sul pallone. Il resto lo fa Lapadula. L’attaccante, ex della gara, si sente gridare dagli spalti: “Lapadula cambia mestiere!”. E l’istinto del bomber ne risente. Ricordandosi i tempi di Pescara, l’attaccante del Lecce fa ammattire i difensori del Grifone, che non lo vedono mai, e segna tre reti in rapida successione, ammutolendo lo stadio. Il Genoa è in piena crisi.
PARMA-SAMPDORIA 1-0
Una sfida tra due gentleman. La compostezza di Roberto D’Aversa e lo stile british di Claudio Ranieri. Alla fine vince…l’Inglese, nel senso che è l’attaccante del Parma a trovare la zuccata vincente. Prima del gol decisivo, che arriva al 65′, c’è spazio per una violenta contestazione dei tifosi di casa. Qualche decisione dubbia dell’arbitro La Penna, un paio di contatti in area con Gervinho e Inglese che reclamano il penalty. Tutto regolare per il direttore di gara che viene bersagliato dai supporters gialloblu. I tifosi lanciano pesce rancido dagli spalti all’indirizzo dell’arbitro senza colpirlo. Ma è dalla panchina che arriva l’oggetto che danneggia il direttore di gara: una biro. Come a dire ‘a volte ferisce più La Penna che…lo spada’.
Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.