Ci si aspettavano colpi di scena, vista la caratura delle due squadre e il fascino di una classica del calcio italiano, ma nessuno poteva pensare fino a tal punto. All’Olimpico, nel big match tra Roma e Inter, succede l’impensabile. Purtroppo, a guardare le condizioni del tempo, le previsioni non erano delle migliori. Verso le 18 si abbatte infatti un pericoloso acquazzone sulla capitale che, dopo aver inzuppato bene il prato dello stadio, si interrompe bruscamente. Nessun pericolo rinvio. L’arbitro si accerta delle condizioni del terreno di gioco e la partita può iniziare.
Nessuna parvenza di pioggia, neanche una goccia. Ma lo spettacolo di tuoni e fulmini rende affascinante – e un po’ “paurosa” – l’atmosfera della gara. Le condizioni perché possa essere un bel match, così come confermavano le attese della vigilia, c’è tutto. Fino al fattaccio. Cos’è il fattaccio? Il black out che improvvisamente spegne ogni lampadina dell’Olimpico. Non si vede più nulla. Giocatori confusi, allenatori che non sanno cosa fare e telecronista che, come il più classico dei ‘Morgan’, afferma: “Che succede?”. Bella domanda. Non lo sa nessuno. Da confusione si passa a panico quando, dopo il ripristino dell’illuminazione, non si trova più l’arbitro. Si è perso, non si sa dov’è andato a finire. Gli allenatori ordinano ai propri calciatori in panchina di cercarlo dividendosi tra spogliatoi e altre zone interne dello stadio. Nel frattempo, per provare a mettere una pezza, il quarto uomo sostituisce il direttore di gara e la partita può riprendere. Non sarà un gran bello spettacolo. Finisce 0-0. I calciatori, frastornati dalla situazione, non riusciranno più a rendere al massimo fino al fischio finale. Forse la gara andava sospesa, ma il problema principale – adesso – è un altro: nessuno trova l’arbitro, dov’è?
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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.