Massimo Cellino, uno dei presidenti che spingeva per non riprendere a giocare, torna a lamentarsi. Nei mesi scorsi, il numero uno del Brescia era stato tra i primi a chiedere la sospensione definitiva , l’annullamento della stagione per poi tornare sui suoi passi. Nel corso di un intervento al ‘BBC World Service’s World Football’, però, Cellino ha sottolineato nuovamente i rischi della ripartenza: “La considero una decisione folle, è troppo per i calciatori. Da due mesi tutto è fermo, i giocatori non si sono potuti allenare in modo adeguato e ripartire così è pericoloso. Ricominciare giocando tre partite a settimana da subito non lo ritengo per niente idoneo. Se sono preoccupato? Sì lo sono, sia per i possibili infortuni e sia per il caldo estivo. In Italia avremo più problemi di quanto non li possano già avere avuti in Germania”.
In Bundesliga il tasso di infortunio nelle gare post Coronavirus è salito alle stelle, con un allarmante +226%, secondo uno studio. E in Italia rischia di riproporsi lo stesso problema. Calendario fittissimo, partite ravvicinate e l’inserimento delle tre partite di Coppa Italia, stanno creando polemiche. E il caldo estivo rischia di essere un altro fattore determinante in tal senso.