Il protocollo previsto dal CTS continua a far discutere. Piero Volpi, medico sociale dell’Inter, è intervenuto sull’argomento ai microfoni di Sky Calcio Club. “Hanno cercato di portare tutti delle soluzioni, ma questa pandemia ha delle incertezze difficili da superare. Il mondo del calcio deve trasformarle in sicurezze, dobbiamo essere bravi tutti. Non è uno scontro tra buoni e cattivi”.
È importante la responsabilità in caso di dolo? “Sicuramente aiuterà, la responsabilità di dolo deve essere verificata. Il giocatore si allena ed è controllato 4-5 ore, poi se ne va a casa. Il medico non può essere responsabile per la vita che fa al di fuori. Il fatto di non fare il ritiro è importante sotto il punto di vista della responsabilità. I vertici lavoreranno anche sul maxi ritiro, non bisogna dimenticare l’aspetto psicologico. Recludere ancora per un certo periodo i giocatori non è corretto”.