Il ministro ballerino e l’arroganza al potere: Spadafora, tu di sportivo non hai proprio niente

Un ministro incoerente, arrogante e discriminatorio. Spadafora è il Ministro dello Sport, ma di sportivo non ha proprio niente...

CalcioWeb

Non pretendiamo che un Ministro dello Sport sia agile, atletico e abbia dietro anni e anni di sport ad alti livelli. Ma pretendiamo almeno che, rappresentando lo sport a livello politico, abbia realmente spirito sportivo. E invece non è così. Spadafora, di sportivo non ha proprio nulla. L’ultimo suo intervento social lo possiamo definire con una sola parola: ridicolo. Lo riproponiamo di seguito.

Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!”.

Poche righe. E per fortuna. Se avesse continuato avrebbe peggiorato soltanto la situazione. Una frase che racchiude dentro di sé arroganza e discriminazione, proprio come il Governo di cui è Ministro, che in questa pandemia tutto ha dimostrato meno che l’unità dell’Italia di cui tanto si è vantato.

Ma perché discriminazione e arroganza? Basta partire dall’ultima frase, che altro non dimostra che un comportamento praticamente opposto rispetto a quello che dovrebbe adottare un Ministro. “Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport”. Hai proprio fatto centro, caro Ministro! Sono proprio queste le prerogative di un politico che come primo compito avrebbe quello di mediare tra Leghe, Federazioni, società e Governatori. Proprio tutto il contrario di ciò che sta accadendo. Il risultato? Una situazione che inizia a diventare ingestibile, con le Regioni che emettono ordinanze a favore delle squadre (ha iniziato l’Emilia Romagna ed hanno proseguito poi Lazio e Campania), con il successivo sì del Viminale ad autorizzare gli allenamenti a tutti, e società che si dicono favorevoli alla ripresa quando in realtà – a detta sua – “la maggioranza dei presidenti di Serie A potrebbe chiedere di fermare il campionato” (dichiarazione di qualche giorno fa).

Uno strafalcione dietro l’altro, una dichiarazione al giorno che puntualmente va a smentire quella fatta il giorno prima. E ci si arroga anche il coraggio di dire: “Leggo cose strane in giro…”. Ma siamo noi, qui, che leggiamo cose strane da ormai un po’ di settimane. L’unica certezza che volevamo avere, da addetti ai lavori, era una linea chiara ed univoca, sensata, logica. Invece ci ritroviamo con un Ministro che di logico non ha proprio nulla. Con un Ministro che discrimina il calcio (ormai evidente e palese la sua forte “presa di posizione”) per “occuparsi di altri sport”. Tra cui, udite udite, palestre e piscine, che in fatto di rischio contagio ne hanno molto di più rispetto a 20 calciatori che si allenano in un campo all’aperto.

Caro Spadafora, forse converrebbe correggere un po’ il tiro. I Governatori, dopo le società, hanno già iniziato a prendere il sopravvento. Il rischio di un “solo contro tutti”, di questo passo, rischia di diventare concreto. E la situazione, altresì, “ballerina”. Già, proprio come te… Eppure, come detto ad inizio articolo, non pretendiamo un ministro agile ed atletico, ne basterebbe uno con un senso logico, coerente e volto a trovare le soluzioni migliori evitando arroganza e discriminazione…

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