L’Inter non sfonda. Nel posticipo della 35ª giornata di Serie A, i nerazzurri non vanno oltre l’1-1 contro la Fiorentina. Squadra inconcludente e distratta, con nervosismo finale che si percepisce dalle parole di Conte. I viola ringraziano ma recriminano, perché – con un pizzico di fortuna e tenacia in più – avrebbero potuto portare a casa anche l’intera posta in palio. Lo aveva intuito anche il presidente Rocco Commisso, che a fine gara ha commentato: “Abbiamo pareggiato a San Siro, sì, buon risultato. Ma potevamo anche vincere, ok?”.
Ma veniamo alla partita. L’Inter rischia, va sotto ma si salva. Segna Vlahovic, però è in offside. Sono comunque le prove generali del gol, che arriva con Chiesa dopo una grande azione personale in velocità. L’Inter è spenta, assente. Non una parvenza di palleggio. Serve un colpo di fortuna, che arriva con la clamorosa autorete di Pezzella. E’ 1-1 prima dell’intervallo. Ripresa con tre occasioni, tutte di marca viola. Bravo Handanovic ma anche il palo. Nerazzurri non pervenuti: neanche un tiro in porta e Conte si infuria in panchina.
Post gara agitato? C’era da aspettarselo. Il tecnico dell’Inter si presenta in sala stampa arrabbiatissimo: “Lì metto in lockdown, si devono fare la quarantena imposta da me, tanto l’ho già fatto poche settimane fa. Si può definire un ritiro punitivo? Parliamoci chiaro, questo rischio c’è…“. Ma non avevamo già sentito queste parole pronunciate da qualcuno? Ah sì, tanto il cognome è quello…
Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.