Coronavirus, Zampa: “Ottimista per la Serie A, per la B decide Spadafora. Vi spiego come andremo al mare”

La sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa ha parlato della possibile ripresa della Serie A, della Serie B e dell'estate al mare degli italiani

CalcioWeb

Settimane decisive per il futuro della stagione 2019/2020 di Serie A. Via libera agli allenamenti collettivi, seppur con parecchie limitazioni. A parlare, invece, della possibile ripresa del campionato è stata la sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa, intervenuta sulle frequenze di ‘Radio Kiss Kiss Napoli’: “Quando ripartirà la Serie A? Le modifiche del protocollo della FIGC sono dettate da una necessità di mettere in sicurezza gli atleti e tutti quelli che ruotano intorno a loro. C’è la possibilità di riprendere gli allenamenti di squadra e mantenere le premesse per tornare a riaprire la Serie A. Intanto ci si ricomincia ad allenare, i nostri atleti devono entrare in ritiro una volta testati ed essere risultati negativi. I giocatori testati devono andare in ritiro e vivere in una sorta di bolla asettica. Tutti i sani con i sani restano sani. Il virus si propaga con un contatto di 15 minuti da persona malata a persona sana. Così si consente loro lo stato di perfetta salute”.

“Ovvio che le squadre devono essere isolate, prima della ripresa devono andare in ritiro almeno 15 giorni, solo così eviteremo i contagi tra le persone coinvolte – prosegue -. La quarantena determina la guarigione, 15 giorni è il tempo ragionevole per poi incontrarsi. Si tratta di stare in ritiro e ripartire tutti con le stesse condizioni di salute ed in sicurezza. Sulle squadre e sulle federazioni grava un’enorme responsabilità che devono esercitare nei propri interessi e del lavoro che fanno. Un nuovo positivo all’interno di un club? Si ferma tutto, senza dubbio! Scatta automatica la quarantena e si ferma anche il campionato. Il modello tedesco? Se non ti fermi tu ti ferma il virus, avere cura per il calcio vuol dire avere cura per le persone che ci lavorano”.

Si passa poi al capitolo Serie B “Qui si parla di indotti economici molto grandi, per questo si spinge per la ripresa della Serie A. Per queste decisioni delicate è stato considerato anche l’impatto economico-finanziario. Il ministro Spadafora ha spiegato bene che i medici delle squadre dovranno assumersi tutte le responsabilità. Per quanto riguarda la Serie B la decisione spetta al ministro dello Sport, da quello che so si è preso un’altra settimana per valutare non solo la Serie B, ma anche agli altri sport di squadra. Ma è una decisione che spetta a Spadafora anche per una sorta di senso di equità”.

La situazione in Italia va leggermente migliorando: “Ci sono dei segnali di miglioramento direi anche incoraggianti. Dobbiamo affrontare questo periodo con il giusto rigore. I cittadini comunque hanno compreso molto bene come affrontare questa emergenza. Restano per tutti dei comportamenti da attuare. Stare distanziati, utilizzare mascherine ed anche guanti, soprattutto se se prendono mezzi pubblici o si frequentano posti affollati, lavarsi le mani. Ieri c’è stata un’allerta dell’Europa perché ci hanno informato che in autunno ci sarà un forte ritorno di questo virus, ma noi sappiamo come affrontarlo”.

Italiani al mare? La sottosegretaria Zampa risponde così: “Ieri il Cts ha lavorato ad un protocollo per le aperture delle spiagge, è una materia molto delicata, queste disposizioni sono state consegnate alle Regioni che dovranno applicare questi protocolli come bussole da seguire, purtroppo se questi protocolli non verranno applicati si tornerà indietro e dovremo chiudere tutti. Ma sono fiduciosa perché gli italiani sono stati virtuosi e sanno come affrontare questo virus, che è pericoloso e si diffonde. Sappiamo che non è sconfitto fin quando non avremo una terapia o un vaccino che non arriverà prima della fine dell’anno. Dobbiamo attrezzarci a convivere che vuol dire stare attenti. Dobbiamo pensare alla nostra salute e quella dei nostri casi. Purtroppo la diffusione di questo virus si propaga anche attraverso persone con pochi sintomi o addirittura nessun sintomo”.

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