Il dramma dell’ex calciatore. Stiamo parlando di Marco Nicoletti indimenticato attaccante della Cremonese anni ‘80 che risulta ricoverato per il Coronavirus. Tutta la famiglia è stata colpita dall’emergenza, come racconta il diretto interessato in un’intervista a La Provincia di Cremona.
“Avevo raggiunto i miei fratelli a Vicenza i primi giorni di aprile perchè mio papà stava male e volevo dare una mano. Prima di Pasqua lo hanno dimesso dicendo che era negativo al virus, ma è peggiorato in pochissimi giorni. Noi lo abbiamo assistito al meglio delle nostre possibilità, ma non c’è stato nulla da fare. Lui non portava la mascherina perchè stava molto male e faceva fatica a respirare, noi cercavamo di dargli sollievo in qualche modo, ma stava davvero troppo male e così abbiamo richiamato l’ambulanza. L’hanno riportato in ospedale ma non c’è stato nulla da fare. Il giorno di Pasquetta se ne è andato. Subito dopo è stata male mia madre. Era debilitata dal Covid, ma soprattutto straziata dal dolore per la perdita di papà e si è lasciata andare. Ha rinunciato a combattere e dopo una settimana lo ha raggiunto. Erano anziani per carità, me ne rendo conto, ma per noi figli è stato un grandissimo dolore lo stesso. Un dolore che non abbiamo fatto neppure in tempo a metabolizzare perchè subito dopo la loro perdita ci siamo ammalati anche tutti noi. Io, mio fratello e mia sorella, uno dopo l’altro. I miei cognati subito dopo, anche se loro, forse perchè erano stati meno a contatto con i miei, hanno preso il virus fortunatamente in forma più leggera e senza troppe conseguenze”.