Serie A, pubblicati i protocolli per la ripresa: tutto su screening e sessioni di allenamento [I DOCUMENTI]

SI lavora senza sosta per la ripresa del campionato di Serie A. Ecco tutto il protocollo da seguire per le squadre con l'obiettivo di tornare in campo

CalcioWeb

Si può tornare in campo. La Serie A è al lavoro per permettere la ripresa del campionato e completare la stagione per evitare pesantissimi danni dal punto di vista economico. La ‘Gazzetta dello Sport’ ha pubblicato il documento della commissione medico scientifica della Figc, si tratta del protocollo da seguire per le 20 squadre e degli arbitri, fatto di test, screening, allenamenti individuali.

Il primo documento è prettamente medico, ecco le parti più importanti. “La Società Sportiva assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago nonché alla ventilazione dei locali. È necessario dotare il personale sanitario addetto alla valutazione preliminare e alla sorveglianza clinica del Gruppo Squadra di mascherine, di vario tipo a seconda delle esigenze (chirurgiche, FFP2 queste ultime con/senza valvola) e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, etc.) conformi alle disposizioni dettate dalle autorità sanitarie”. 

ECCO IL DOCUMENTO INTERO CON TUTTI I DETTAGLI SUGLI ASPETTI SANITARI

Il secondo documento riguarda il comportamento da seguire durante gli allenamenti. “L’allenamento dei calciatori nella fase di ripresa (prima settimana) va limitato alle sedute di preparazione atletica e tecnica individuale È preferibile organizzare le sedute all’aperto disponendo i calciatori a distanza di almeno 2 metri l’uno dall’altro e in gruppi poco numerosi. Per le sedute in palestra, è raccomandato di programmare la presenza dei calciatori e di posizionare i macchinari/  attrezzi della palestra per far sì che gli stessi si trovino ad almeno 2 metri di distanza tra loro. Prevedere l’uso di guanti e assicurarsi che l’ambiente sia ben areato e con ventilazione forzata, senza ricircolo dell’aria. Nella fase successiva (seconda ed eventuale terza settimana) si procederà ad una progressione del lavoro tecnico, inserendo gradualmente esercizi specifici e di gruppo fino alle simulazioni delle fasi di gioco (partitella e schemi) con rispetto, quando non indispensabile delle distanze interpersonali. Si ricorda di identificare con cura i componenti dello Staff tecnico che prende parte alle sedute, oltre ai calciatori, limitandolo in ogni fase a quello strettamente indispensabile. Questi componenti dovranno indossare mascherine protettive ove sia necessario”. 

“Negli spogliatoi deve essere garantito il distanziamento dei  calciatori di almeno 2 metri. Qualora ciò non fosse possibile, va scaglionato l’ingresso per consentire distanze corrette. L’ambiente delle docce, ricco di vapor acqueo potrebbe favorire in via del tutto teorica la diffusione del virus (aerosol). Per tale motivo, è preferibile che le docce, almeno nella prima settimana, siano fatte nelle singole camere (foresteria/albergo). Laddove possibile, è meglio mantenere questi accorgimenti anche dopo la prima settimana”. 

ECCO IL DOCUMENTO COMPLETO SULL’ASPETTO COMPORTAMENTALE DEI CALCIATORI

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