A Roma dal 1998 al 2002, Antonio Carlos Zago ha vinto lo scudetto con i giallorossi. Ama molto la capitale italiana e ci torna spesso, l’ultima volta a dicembre. Adesso allena in Giappone ma il suo sogno è di tornare a vivere in questa città. Pure di questo ha parlato nella lunga intervista al Corriere dello Sport.
Tra i vari passaggi del suo intervento, anche quello relativo al suo rapporto con Totti: “Quando sono arrivato a Roma – dice – mi hanno messo nella sua stessa stanza in ritiro a Trigoria. Russava e parlava di notte, io ho il sonno leggero e non riuscivo a dormire, così dopo un mese ho chiesto di cambiare. Una volta, in piena notte si mise sul letto e cominciò ad urlare: ‘Passami la palla’. Abbiamo avuto sempre un buon rapporto, magari in qualche allenamento ci siamo anche presi, io non tiravo mai indietro la gamba, quindi qualche volta abbiamo discusso. Ma finiva lì, andavamo anche a cena insieme e in campo ci capivamo benissimo, conoscevo i suoi movimenti, sapevo come gli piaceva ricevere palla”.
Poi un cenno alla situazione Coronavirus in Giappone, lui è il tecnico del Kashima Antlers: “Domani (oggi, ndr) riprendiamo a lavorare. Il governo ha imposto di fermare gli allenamenti solo per una settimana. Il campionato riprende a maggio o a giugno, ancora non si sa. Noi torniamo in campo a gruppi di sei, tre la mattina e tre nel pomeriggio. Qui non hanno dato regole troppo severe, ognuno porta le sue cose per fare la doccia e rispettiamo le distanze. Qui non hanno chiuso tutto, gli esercizi commerciali e i ristoranti sono aperti. In Giappone non si può obbligare la gente a stare a casa. Il governo ha chiesto di rispettare certe indicazioni e tutti lo fanno. C’è un’educazione impressionante e questo aiuta”.
