In questi giorni la Serie A sta ponendo le basi per riaprire il campionato, fermo da inizio marzo. La volontà, ribadita a più riprese, è quella di ripartire. Chiudere la stagione è un’esigenza primaria, checché se ne dica. In caso di stop definitivo i danni sarebbero enormi. Il tutto, ovviamente, andrà fatto in condizioni di sicurezza, ma dal 4 maggio il calcio deve tornare ad essere un pensiero fisso, uno svago per gli italiani dopo questi mesi terribili, uno dei motori trainanti dell’economia. Distanziamento, allenamenti in sicurezza, controlli frequenti, porte chiuse, ma si deve tornare a giocare. Un problema non solo italiano. Praticamente è fermo tutto il mondo, tranne rare eccezioni. Com’è la situazione nei top campionati d’Europa? Simile a quella della Serie A. Ma anche in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia si gettano le basi per la ripartenza. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa accadrà con Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1.
Premier League
I vertici della Premier League, in una riunione via telematica, hanno stabilito le possibili date per la ripresa degli allenamenti e del campionato. Allenamenti che riprenderebbero dal 18 maggio, mentre la competizione ripartirebbe tre settimane più tardi, il 13 giugno. In questo caso si chiuderebbe il 19 luglio. Così facendo, la nuova stagione si aprirebbe o il 22 agosto, opzione principale, o il 12 settembre, data alternativa. Il 7 maggio, data termine della quarantena imposta dal governo britannico, verrà fatto un ulteriore punto della situazione. Per quanto riguarda invece gli stadi, l’idea di giocare nel centro dell’Inghilterra resta l’ipotesi più probabile utilizzando gli impianti di Leicester, Sheffield, Wolverhampton e Birmingham. I numeri delle persone ai quali sarà consentito l’ingresso variano da 200, in caso di estremo contenimento, a 400 nella massima apertura possibile: quaranta calciatori, quindici/diciotto membri dei due staff, settanta tra giornalisti e operatori delle tv aventi i diritti, ventotto cronisti della stampa e del web, dieci operatori sanitari, inservienti e polizia.
Liga
Per quanto riguarda la ripresa del campionato spagnolo, Javier Tebas (presidente della Liga) vorrebbe che la prossima settimana tutte le squadre di Primera e Segunda Division si sottoponessero ai tamponi. Dalla settimana successiva, dal 4 maggio, si riprendessero le sedute di allenamento inizialmente in forma individuale o a gruppi ristretti. Una possibile data per la ripresa del campionato è il 6 giugno. Un progetto a dir poco ambizioso vista la situazione Coronavirus in terra iberica. Il governo si appresta ad allungare lo stato d’emergenza al 9 maggio, ma anche ad allentare le misure di isolamento.
Bundesliga
La Bundesliga, infatti, sembra aver già deciso la data per riprendere a giocare: il 9 maggio. C’è stata una conferenza tra i ministri dello Sport dei 16 Lander federali, in cui si è decisa la data per ripartire. Manca soltanto l’ufficialità, ma il campionato tedesco dovrebbe essere il primo a tornare in campo. Ovviamente a porte chiuse. Per l’ufficialità governativa si dovrà attendere il 30 aprile, il giorno della conferenza stampa della cancelliera Angela Merkel. Nel frattempo i club si stanno già allenando da alcuni giorni, anche se a gruppi ridotti. Per evitare i problemi legati alle scadenze dei contratti di alcuni giocatori, la Bundesliga spera di poter terminare la stagione entro il 30 giugno.
Ligue 1
La Francia ha annunciato la sospensione di tutti i campionati non professionistici. La LFP (Ligue de Football Professionnel) ha, invece, presentato ufficialmente una proposta per portare a termine la Ligue 1 e Ligue 2. Si è votato all’unanimità per la ripresa dei campionati. Una delle ipotesi prevede di tornare in campo il 17 giugno, con la stagione 2019/2020 che terminerebbe, spareggi esclusi, il 25 luglio. Fissata anche la data dell’inizio della nuova stagione sportiva, quella 2020/2021, che partirebbe nel weekend del 22-23 agosto 2020. Anche qui, come in Italia, si studia un protocollo per garantire la salute di calciatori e addetti ai lavori. La bozza per la ripresa c’è ma si attendono le decisioni del governo francese sulle misure previste e sulle modalità del ritorno in campo.