La psicosi da Coronavirus e la caccia all’untore. Il presagio c’era, è accaduto. A Padova, un 50 enne ingegnere di Sant’Agostino di Albignasego, che stava correndo insieme al proprio cane, è stato picchiato a sangue perché non indossava la mascherina. Due vicini avrebbero commesso il fatto, procurandogli fratture al naso, problemi all’occhio destro e diversi ematomi al tronco e agli arti. Prognosi di 30 giorni. A riportarlo è ‘Il Mattino di Padova’, che ha anche intervistato la vittima.
“Sono sconvolto – dice – pensavo di vivere in quartiere tranquillo e scopro che invece c’è tanta violenza e ferocia, gesti inauditi e inspiegabili. Stavo correndo e avevo una felpa intorno al collo pronto ad alzarla sul viso se avessi incrociato qualcuno. In linea d’aria ero ad un centinaio di metri da casa. Non c’era anima viva, ero solo con il mio cagnolino. L’aggressione? Mi sono saltati addosso facendomi cadere a terra, erano padre e figlio. Il padre mi teneva a terra con le ginocchia sopra la mia schiena, mentre il figlio mi tirava pugni in faccia e sulla testa. Non riuscivo a spostarmi e a liberarmi, sono andati avanti così almeno un quarto d’ora, sentivo che sanguinavo ovunque, dal naso e in generale da tutto il viso”.