Milan-Juventus, Ronaldo fatto fuori da una supposta. Higuain non ci vede più dalla fame e Ibra segna di…parrucchino

E' terminato il posticipo della trentunesima giornata di Serie A. A San Siro è pareggio tra Milan e Juventus: bianconeri che vedono tornare sotto la Lazio

CalcioWeb

Milan-Juventus 1-1. Già di per sé sarebbe una notizia, ma a prendersi i riflettori è ancora una volta Cristiano Ronaldo. No, non per un gol (come al solito) ma stavolta per la sua misteriosa assenza. Il portoghese non risulta neanche in panchina. Il perché lo spiegherà Sarri nel post-partita. Ma andiamo per ordine. Il Milan torna a schierare Ibra. Lo svedese guida l’attacco rossonero, insieme a Leao. La Juventus risponde con l’altro ex, Higuain, affiancato da Dybala. Il primo squillo è di… Borriello, che telefona alla Piccinini per flirtare. La partita prosegue senza particolari sussulti. All’intervallo è 0-0 con pochissime occasioni. Ottima prova di Francesca Piccinini al centro della difesa, meglio di de Ligt (anche se ci voleva poco).

Nello spogliatoio Sarri ricarica i suoi: “Non possiamo affidarci sempre a Cristiano, oggi non c’è. Svegliatevi e andiamo a prenderci questi tre punti”. Higuain sembra debilitato così il tecnico toscano sequestra tutto quello che può e si rivolge all’argentino: “Se segni tutto questo sarà tuo”, mostrandogli delle merendine raccattate dopo la colletta dei caritatevoli compagni del “Pipita”. Higuain torna in campo con più fame di prima. E ripensando a quanto detto da Sarri sfoga tutta la sua voglia di merendine nei primi 10′ del secondo tempo. Un assist al bacio di Dybala smarca l’attaccante argentino che trafigge Donnarumma e va ad esultare in panchina abbracciando Sarri. Tutti pensano ad un segno di riconoscenza nei confronti dell’allenatore che gli ha rinnovato la fiducia. In realtà i microfoni presenti a bordo campo intercettano le parole di Higuain: “Mister, al 75′ mi può cambiare che sto morendo? A pranzo due piatti di pasta, una cotoletta e un dolce al volo e ora non ci vedo più dalla fame. Ora ho segnato, le merendine mi aspettano, poi quando arrivo a casa ceno”. La Juve sembra gestire senza patemi, così Sarri accontenta il suo centravanti. Fuori Higuain e dentro Borriello, ingaggiato per l’occasione. Ma il centravanti non vede mai il pallone, passa il tempo a stuzzicare la Piccinini (che volete, c’ha solo una cosa in testa!).

La partita si avvia al termine. Si alza la lavagnetta luminosa che indica 4′ di recupero. Ibrahimovic ha uno scatto d’orgoglio e, vedendo Higuain che rientra in campo dal tunnel degli spogliatoi, pensa: “Ma non può segnare quel ciccione e io no. Sono il grande Ibra”. Un traversone mortifero del solito Theo Hernandez gli offre uno dei pochi palloni giocabili, ma proprio mentre lo svedese è assorto da questi profondi pensieri. La palla gli sbatte in testa e sembra indirizzata verso l’angolino alla sinistra di Szczesny che si protende in tuffo. Ma…incredibilmente il pallone cambia traiettoria e si infila al centro della porta ingannando il portiere polacco. “E’ colpa del gatto!” urla Szczesny. “Ma quale gatto? – dice Bonucci – E’ il parrucchino di Conte”. E sì proprio i capelli del tecnico dell’Inter verranno ritrovati dai calciatori bianconeri e mostrati all’arbitro come prova. Il gol, però, è valido e viene assegnato ad Ibra. Pioli può esultare, Conte anche visto che la sua mossa si è rivelata vincente. Il tecnico nerazzurro dichiarerà: “Lo sapevo che lasciando il parrucchino nell’area di rigore qualcosa sarebbe successa. Bene così per noi, almeno non perdiamo tanto terreno dalla Juve”.

A Sarri, invece, il compito di spiegare la misteriosa assenza di Cristiano Ronaldo, convocato e poi nemmeno in tribuna: “E’ colpa sua e del dentista – dice l’allenatore bianconero a Sky Sport – . Ha lamentato un forte dolore ai denti stamattina. Gli abbiamo consigliato una visita per provare a riaverlo a disposizione in tempo. Il dentista gli ha prescritto una supposta ma il genio, visto che il dolore era in bocca, l’ha presa per via orale. Ora è a letto con forti dolori allo stomaco, oltre che ai denti. Speriamo ce la faccia per la prossima”.

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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