Un bomber diventato “Re” a Cosenza. Luigi Marulla detto Gigi, nato a Stilo. E’ stato amato alla follia dalla città calabrese per cui ha giocato 330 volte segnando 91 gol. A parte brevi periodi durante i quali ha vestito le maglie di altre squadre (Acireale, Avellino, Genoa e Castrovillari) il suo nome è legato indissolubilmente alla città dei Bruzi. Uno di quegli attaccanti definiti “di categoria”, ma che in Serie A non avrebbero sfigurato. E la Serie A lo voleva, lo cercava: lui, però, giurò amore al Cosenza: “La città mi ha adottato – spiegò in un’intervista – e io mi sento cosentino. Ho scelto di restare col cuore e non mi pento di nulla”. Marulla a Cosenza segnò gol bellissimi, indimenticabili. Uno in particolare, il gol che nel giugno 1991 decise uno spareggio-salvezza in Serie B. Cosenza e Salernitana si affrontavano allo stadio ‘Adriatico’ di Pescara. Lo 0-0 fu sbloccato solo nel primo tempo supplementare, quando Gigi s’infilò come una scheggia nella difesa avversaria e segnò la rete decisiva.
Il 19 luglio 2015, mentre si trovava in vacanza nella sua villa a Cavinia, frazione di Cetraro, Marulla fu colto da malore, probabilmente dovuto a una congestione dopo aver ingerito una bevanda troppo fredda. Trasportato d’urgenza al locale ospedale, i sanitari gli riscontrarono un infarto ma non riuscirono a salvarlo e, poche ore dopo il ricovero, venne constatato il decesso. Il 22 settembre successivo, a due mesi dalla sua morte, il Comune di Cosenza cambiò il nome dello stadio fino ad allora noto come San Vito in Stadio San Vito-Gigi Marulla. Un amore mai sopito, un ricordo sempre vivo.