Gattuso allunga il pranzo di Pasqua e il Napoli è assente, l’Atalanta ringrazia. Ma c’è ancora l’incubo della corsetta all’aria aperta…

Il Napoli perde a Bergamo contro l'Atalanta: tra il timore di corrrere all'aria aperta e le abitudini di Gattuso, gli azzurri soccombono

CalcioWeb

Era il posticipo serale della 29ª giornata, ma Gattuso ha fatto male i conti.  O forse, più semplicemente, non è riuscito ad abbandonare le sue vecchie abitudini. “Dalle mie parti – aveva affermato diverso tempo fa – i pranzi di ogni festività non sono pranzi normali, non durano un’ora o due. Si parte a mezzogiorno e si sta a tavole all’incirca 12 ore, con lunghe pause tra un pasto e l’altro. Chi si alza e se ne va prima del tempo rischia anche di essere cancellato dallo stato di famiglia”. Ed è per questo motivo che il tecnico del Napoli non si presenta al match di Bergamo contro l’Atalanta. C’è il suo secondo, lui non può mancare al pranzo pasquale, ma alto è il rischio di una multa da parte della società.

Difatti, però, la squadra ne risente. Nell’ultimo match gli azzurri erano riusciti a ribaltare l’iniziale vantaggio avversario proprio per la grinta del tecnico, che aveva iniziato a sgridare i suoi con delle “pacche” incoraggianti ai propri calciatori in stile Cannavacciuolo. Questa sera l’allenatore non c’è e si vede. La squadra è spenta, assente, e l’Atalanta non infierisce neanche più di tanto. Segna due reti intorno alla mezz’ora con un super Zapata, ma poi si ferma. Motivo? Le sgroppate sulla fascia, in solitaria. Si possono fare, in teoria, ma ancora è forte la paura nei calciatori di possibili sanzioni da parte delle forze dell’ordine. Dopo la rincorsa nei confronti del runner di Pescara, che non poteva fare attività sportiva all’aria aperta, adesso anche i giocatori hanno paura di allungare troppo il passo per non doversi trovare di fronte qualche poliziotto che li rincorre. E così la ripresa è quasi da ‘scapoli e ammogliati’, da ‘vorrei ma non posso’, da ‘corro piano’. C’è timore, ma all’Atalanta sta bene. Il match si conclude 2-0.

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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