“Forse davo molto fastidio e hanno cercato di eliminarmi”, Claudio Gentile sulle panchine di Nazionale e… Juve

L'allenatore Claudio Gentile svela un retroscena che riguarda la Nazionale e la Juventus. "Forse davo molto fastidio e hanno cercato di eliminarmi"

CalcioWeb

Claudio Gentile è stato uno dei terzini più forti della storia del calcio, ha vestito principalmente le maglie di Juventus e Fiorentina, adesso mette in campo tutta la sua esperienza per analizzare le partite. L’ex Nazionale ha parlato ai microfoni di footballnews24.it e le indicazioni sono state veramente interessanti. Il passo più importante è stato quello che riguarda la panchina offerta dalla Juventus nel 2006.

“Mi chiamò Boniperti offrendomi il posto da allenatore, la Juve era appena stata retrocessa in Serie B ma non mi interessava: quella è la mia squadra, sono i miei colori. Sarei andato subito, ma prima di accettare, però, per una questione di correttezza verso la Federazione che mi aveva dato l’opportunità di mettermi in gioco come allenatore, chiamai i federali, che erano in Germania per assistere al Mondiale, per chiedere loro se avessero intenzione di tenermi sulla panchina dell’U21. Mi venne detto che non c’erano problemi, che volevano puntare nuovamente su di me e che una volta tornati avrebbero confermato il tutto. Dopo queste parole chiamai nuovamente Boniperti dicendogli: “Guardi Presidente, io sarei davvero venuto volentieri ad allenare la Juventus, ma lei mi ha insegnato ad essere onesto e corretto, ora devo comportarmi così anche se vado contro alla mia squadra del cuore”. 

“Boniperti capì senza problemi, alla fine ero semplicemente riconoscente all’U21 per la fiducia che anni prima mi venne data, così alla Juve andò Deschamps. Quando però tornarono dal Mondiale del 2006, il commissario della Federazione, nonchè il Sig. Rossi, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo CT della Nazionale, che, tra l’altro, a detta di tutti, avrei dovuto essere io, affidò l’incarico a Roberto Donadoni. A quel punto un giornalista chiese quale fosse il mio futuro e Rossi rispose che sarei rimasto alla guida dell’U21, cosa che mi andava bene, ero felice. A due giorni da quella conferenza mi chiamò lui stesso dicendomi che ci avevano ripensato e mi mandarono via. Mi ritrovai in una situazione bruttissima, avevo appena rifiutato la mia Juve per restare lì e loro mi avevano confermato. Non capisco perché dirmi sì e poi cambiare idea. Forse davo molto fastidio e hanno cercato di eliminarmi.”

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