Fiorentina-Cagliari 2-0, festival del rosso. Zenga e Joao Pedro accusano: “L’arbitro giocava con loro”

Si è concluso l'anticipo serale della trentunesima giornata di Serie A. La Fiorentina batte 2-0 il Cagliari e si risolleva dalle zone rosse della classifica

CalcioWeb

Commisso si era scatenato con il suo solito show in italo-calabro-americano per chiedere ai suoi una grande prestazione: 34 punti, pe’ mia simu ancora in red zone, ok?“. Queste le parole del patron viola a Sky Sport nel pre-partita. Sarà stata la paura per quella “zona rossa” fatto sta che la Fiorentina tira fuori una grande prestazione e batte il Cagliari, che dal canto suo dà una grossa mano alla squadra di Iachini. I sardi di Zenga chiudono in 8. Pronti, via e c’è la prima “vittima” della partita. E’ un povero piccione che passava per caso sopra il ‘Franchi’, abbattuto da un tiro preciso di Cigarini. Zenga in settimana aveva promesso: “Lotteremo con le unghie e con i denti. Tutti devono dare una mano”. E i suoi lo prendono alla lettera, sarà perché il loro tecnico è un ex portiere. E’ Cigarini il primo ad applicare le istruzioni di Zenga e a ritrovarsi con un pesante giallo addosso per fallo di mano. Passano solo 5 minuti e il regista del Cagliari ne prende un altro (non piccione ma cartellino). Cagliari in dieci. La Fiorentina ne approfitta nella parte finale del primo tempo e passa con un colpo di testa di Vlahovic.

Zenga, non pago, rincara la dose negli spogliatoi: “Ora siamo in 10, chiudiamoci dietro e proviamo a ripartire. Diamoci una mano l’un l’altro”. Non l’avesse mai detto. Le due squadre rientrano in campo e il Cagliari si vede buttare fuori un altro uomo dall’arbitro. Stavolta è Klavan a parare un tiro di Chiesa ben indirizzato. Rosso diretto e calcio di rigore. Cagliari in 9 e Pulgar dagli undici metri fa 2-0. La partita non avrebbe altro da dire se non fosse per il concitato finale. Un innervosito Joao Pedro, già ammonito, prende il pallone con le mani e si rivolge all’arbitro: “Tu continui a buttare fuori calciatori, io non gioco più”. Risultato? Espulso anche il brasiliano, che prima di lasciare il campo ruba il cartellino all’arbitro e lo mostra allo stesso direttore di gara. Un altrettanto nervoso Zenga, ai microfoni di Sky Sport nel post-partita, commenta così il gesto del suo numero 10: “Joao Pedro è da capire. L’arbitro continuava a fischiarci contro e a buttare fuori giocatori manco fossimo alle audizioni di X Factor. Joao mi ha detto che dopo la sua espulsione voleva ristabilire un po’ le distanze. Saremmo stati in 8 e la Fiorentina in 12. Così ha espulso l’arbitro per giocare 11 contro 8“. Pesanti accuse quelle di Joao Pedro e Zenga che adesso rischiano una lunga squalifica. Cagliari decimato per la prossima gara.

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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