Fabio Macellari, la droga e la Mercedes di Cellino. Panettiere e taglialegna, oggi ha un nuovo lavoro

Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "L'uomo del giorno". Protagonista di oggi è Fabio Macellari, ex terzino di Cagliari e Inter

CalcioWeb

“Ho speso gran parte dei miei soldi per alcol, donne e macchine sportive, il resto l’ho sperperato”. Questa è la frase più famosa di George Best. Qualcosa di simile ha fatto Fabio Macellari, ex terzino di Cagliari, Inter e Bologna. Nato a Sesto San Giovanni il 23 agosto 1974, vince un Viareggio con la Primavera della Fiorentina nel ‘92. Inizia con la Pro Sesto quindi va al Lecce in Serie B. Conquista la promozione in Serie A con i salentini e il suo allenatore, Gian Piero Ventura, se lo porta al Cagliari, di nuovo in Serie B. Altra promozione e la chiamata dell’Inter. Stagione da incubo per i nerazzurri e, di riflesso, anche per Macellari. A Reggio Calabria c’è la famosa sfuriata di Lippi in conferenza che sancisce la fine della sua esperienza sulla panchina. Con Tardelli Macellari vedrà sempre meno il campo, alla fine solo 7 presenze. Macellari passa al Bologna. La rottura del crociato e l’uso di droga sono l’inizio della fine. Torna a Cagliari, ma non è più lo stesso. Inizia a scendere di categoria: Pavia, Triestina, Lucchese, Sangiovannese fino all’Eccellenza, la Prima Categoria e la Promozione svolgendo anche il ruolo di allenatore giocatore. Lascia il calcio giocato nel 2015.

E’ stato Macellari a raccontare la sua parabola discendente, a ‘Live – Non è la D’Urso’: “Divertirmi mi è costato carissimo. In un attimo ho buttato via tutto. Soldi e carriera. Quando sei giovane non ti rendi conto della fortuna che hai perché i guadagni sono tanti. Quando smetti di giocare i soldi finiscono cercando di mantenere quello stile di vita. Poi ho fatto uso di droga e la droga porta a questo. Ho fatto degli scivoloni. In questi casi o capisci che devi ricominciare da zero oppure muori. Certi atteggiamenti, potessi tornare indietro, li cambierei di corsa”.

Due aneddoti raccontati in prima persona. Nel secondo periodo nel capoluogo sardo dal 2002 al 2004, Macellari ne combinò una delle sue: “Una sera uscii con degli amici e tornai alle 10 della mattina dopo. Chiamai Cellino per autodenunciarmi, si arrabbiò molto perché per lui ero come un figlio”. E si ritrovò fuori rosa: “Qualche anno dopo decisi di smettere perché avevo capito che non era più il caso”.

Un altro aneddoto in un’intervista a ‘GianlucaDiMarzio.com’: “Un giorno Cellino arrivò al centro d’allenamento con una Mercedes Pagoda, fantastica. Voleva vendermela, ma non me la sentivo di spendere tutti quei soldi. Così mi disse che se fossimo saliti in A me l’avrebbe regalata. Il lunedì successivo mi chiamarono per andare a ritirarla”.

Cosa fa oggi Fabio Macellari?

Ha fatto il taglialegna e il panettiere nella sua Bobbio lasciata per ritornare ancora una volta a Cagliari più precisamente a Quartu Sant’Elena. Macellari ne ha parlato ai microfoni dell’Unione Sarda: “Mi sono trasferito in Sardegna il 10 gennaio, ho preso in affitto una piccola casa e adesso posso stare più vicino a mio figlio e alla mia ex moglie”. Macellari farà il cameriere in un ristorante sardo:Ho firmato in bianco come facevo con Cellino. Accoglierò i clienti, farò presenza scenica”.

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