“Il calcio è pieno di lecchini, il mio cognome non mi ha aiutato…”: le confessioni di Maradona Jr

Il figlio del Pibe de Oro, Maradona Junior, si confessa tra scelte sbagliate in passato il peso di un cognome che non lo ha aiutato

CalcioWeb

Si confessa Maradona Jr. Il figlio del Pibe de Oro senza peli sulla lingua a calciomercato.com. In una diretta Instagram, ha ripercorso le tappe della sua carriera da calciatore, tra il peso del cognome e scelte di cui si è pentito.

Nel 1997, le giovanili del Napoli: “Il mio cognome non mi ha aiutato. Anzi, mi ha penalizzato. Purtroppo il calcio è pieno di lecchini: all’epoca non ero in buoni rapporti con mio padre e la gente mi faceva i dispetti pensando di entrare nelle sue grazie. Gli allenatori non mi hanno mai trattato come meritavo, ma è vero anche che io non sono stato in grado di gestire una pressione ai tempi molto più grande di me. Oggi capita di dimenticarmi di avere questo cognome, sicuramente è più un problema per gli altri che per me”.

La partecipazione nel 2004 al reality ‘Campioni, il sogno’ nel Cervia? Quando ho fatto quella scelta ho buttato la mia carriera. Avevo ancora 18 anni, cinque di contratto col Genoa dove ero ben visto da Cosmi che mi stava facendo allenare con la prima squadra. Sono stato un cogl…e ad andare al Cervia, ho ascoltato una persona che ha pensato solo alle sue tasche. Mi accorsi subito di aver fatto un errore: umanamente mi sono trovato benissimo, ma dal punto di vista calcistico è stato un disastro. Non mi sentivo me stesso, non c’entravo nulla”.

“Quando sento paragonare Cristiano Ronaldo a Messi mi alzo e me ne vado”, Maradona Jr punzecchia entrambi

Condividi