La morte di Giorgio Chinaglia, l’idolo dei tifosi della Lazio stroncato da un infarto

Torna l'appuntamento con la nostra rubrica "Accadde oggi". Parliamo dell'1 aprile 2012, data in cui se ne andava Giorgio Chinaglia, ex attaccante

CalcioWeb

Nato a Carrara il 24 gennaio del 1947, Chinaglia iniziò la sua carriera in Galles, con lo Swansea City, quindi arrivò in Italia nelle serie minori prima con la Massese, poi con l’Internapoli. Ma è con la Lazio che “Long John” lasciò il segno. I tifosi lo elessero a idolo, i paragoni col leggendario Silvio Piola si sprecarono. Ferruccio Valcareggi fu sul punto di convocarlo per i Mondiali messicani in programma in quell’estate del 1970, e molte grandi società cominciarono a pressare inutilmente il presidente biancoceleste Lenzini per assicurarsi il giovane ariete. Nel ’73-’74 la sua miglior stagione, quella dello scudetto, 24 reti e il calcio di rigore decisivo nell’incontro col Foggia. Un clamoroso episodio è legato al Mondiale del 1974. Il match che apre l’avventura azzurra non sembra proibitivo: di fronte c’è Haiti, alla prima partecipazione a una fase finale. In attacco c’è proprio Giorgio Chinaglia, laureatosi campione d’Italia con la Lazio un mese prima. All’Olympiastadion di Monaco il primo tempo contro gli haitiani si chiude a reti inviolate grazie al portiere Francillon ma anche all’imprecisione degli azzurri. Chinaglia si mangia un gol. Ad inizio ripresa Haiti a sorpresa va in gol. Valcareggi sostituisce Chinaglia, che non serve Riva meglio piazzato di lui davanti alla porta. Giorgione non ci sta e manda Valcareggi a quel paese in mondovisione. Il rapporto tra Chinaglia e la maglia azzurra non si sanerà più e quel gesto passerà alla storia.

Da quel momento, al “Bisonte”, complice il suo famigerato caratteraccio, sembra andare tutto storto. Chinaglia si rende conto che la sua avventura sta finendo. La malattia del suo grande allenatore, Maestrelli, lo privò di un fondamentale punto di riferimento, e fu così che, a poche giornate dalla fine del torneo 1975/1976, lasciò l’Italia per andare a giocare nei New York Cosmos. Giorgio Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite. Nel 1983 tornò in Italia per diventare presidente della Lazio. Il primo aprile del 2012, Giorgio Chinaglia se n’è andato all’improvviso, per un infarto. Era stato il calciatore più amato dai tifosi, quello che aveva restituito con i suoi gol e la sua voglia di vincere sempre, l’orgoglio di essere laziali. Un amore infinito che ha superato le generazioni.

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