Radja Nainggolan non ce la fa più a rimanere chiuso a casa. Il centrocampista belga del Cagliari ha raccontato la sua “difficile” quarantena per via del Coronavirus sul proprio profilo Instagram: “Sono sereno. Aspetto buone notizie per riprendere a giocare. Per me stare a casa è stranissimo, dopo un po’ diventa una noia assurda. Dopo queste settimane sempre a casa spero di giocare fino ai 50 anni. Appena finisce la quarantena faccio una bella serata come una volta. Gioco un po’ con i compagni alla PlayStation. C’è gente che pulisce casa, che prova a fare lo chef ma io non sono tra questi. So cucinare bene la carne però. Ogni tanto faccio un po’ di dj set anche per movimentare le giornate ma non è facile. A che ora vado a dormire? Non si può dire”.
“Ieri ho fatto una torta con mia figlia ma è uscita così così. Con le bimbe parlo in italiano ma loro fanno la scuola di inglese perché è fondamentale per il loro futuro. Il sardo? lo capisco e un po’ lo parlo anche. Io da bambino sono cresciuto tra tante difficoltà e ho preso la vita come viene. Vivo alla giornata. Da ragazzo ero una testa calda ma ora sto maturando. Tatuaggi ne ho tanti ma molti non mi piacciono più, ne ho coperti tantissimi negli ultimi anni. Una volta mi hanno scambiato per un terrorista in Belgio in un albergo. Con amici ci siamo dati appuntamento per uscire e invece ci ha fermato la polizia perché pensavano fossimo sospetti. Poi mi hanno riconosciuto e ci hanno chiesto la foto. Mi piace molto cambiare look e sto attento ai vestiti. Niente più cresta però. Ho promesso che dopo i trent’anni non l’avrei più usata”.