Tutti i maggiori campionati europei sono fermi a causa dell’emergenza Coronavirus, l’epidemia non si ferma ed i primi segnali dopo i provvedimenti presi potrebbero vedersi entro le prossime due settimane. Il ritorno in campo al momento non può essere programmato, tutto dipenderà dell’evoluzione della situazione. L’obiettivo è comunque quello di tornare in campo entro i primi giorni di maggio e completare tutto entro fine giugno o al massimo inizio luglio. Luciano Moggi, dalle colonne di Libero lancia la proposta sulla Serie A.
“La Uefa annuncia lo spostamento dell’ Europeo al 2021, dando precedenza a Champions ed E-League. Ma esiste il problema di finire i campionati nelle varie nazioni per poter dare alla stessa la possibilità di fare i calendari. Ecco allora che in Italia già si ipotizza di ripartire il 3 maggio, senza sapere però se il Coronavirus ne darà la possibilità. E, per fronteggiare eventuali ulteriori emergenze, si è anche ipotizzato: la non assegnazione del titolo; playoff e playout; congelamento della graduatoria. Troppe previsioni che finiscono sempre per scontentare tutti”.
“Secondo noi invece, considerando la lunga inattività delle squadre e tenendo in conto debito la salute dei giocatori, sarebbe già ora di pensare a sospendere il campionato non assegnando il titolo, mandando alla Champions le prime quattro classificate alla 26esima giornata. Stessa cosa per l’ E-League. Poi congelamento delle retrocessioni e promozione delle prime due della serie B in A, da fare quindi a 22 nel 2020-21. Ci sembra l’ unica soluzione di buonsenso praticabile. Indubbiamente un momento difficile per questo sport. Occorrerebbe ovviamente l’ uomo forte (che non c’ è), che sapesse decidere mettendo tutti a tacere, compresa l’Assocalciatori, facendo presente a Tommasi che se le tv tacciono perché il pallone non rotola, gli stipendi non corrono”.