Luciano Moggi svela un retroscena: “la Juventus non aveva soldi”, poi siparietto con Auriemma

Il campionato di Serie A è fermo per l'emergenza Coronavirus, ma è sempre il momento per analizzare la situazione e svelare retroscena

CalcioWeb

Il campionato di Serie A è fermo, ma è sempre il momento per analizzare quanto successo oppure programmare il futuro. L’unica certezza riguarda l’incertezza (non è un gioco di parole) sulla ripresa dei tornei, mentre può essere effettuato un bilancio su quanto visto fino al momento. La quarantena è il periodo migliore per esprimere alcuni giudizi, sono arrivate interessanti indicazioni durante una diretta dal profilo Twitter Juventibus.com.

Prima è andato in scena un siparietto tra Luciano Moggi e Auriemma. Il tifoso napoletano punge: “Quando stavi a Napoli eri una brutta persona, poi quando sei andato con loro eri il top dei top”, l’ex dirigente bianconero risponde: “No, no, io sono stato sempre una bella persona. Quando sono arrivato a Napoli ho capito che solo con Maradona non si poteva vincere”. 

LE INDICAZIONI SULLA JUVENTUS – “La Juventus non aveva né soldi né giornalisti. La Juventus si è retta sulle cessioni dei giocatori e sugli acquisti presi a poco e venduti a molto. Siccome sono nato povero, sono abituato alla parsimonia”.

“Quando si prende un allenatore per far giocar meglio la squadra, prima bisogna cambiare la squadra. Perché non si può pensare che CR7, Dybala, Alex Sandro, D.Costa e Cuadrado possano giocare a 1 tocco: hanno bisogno di esaltarsi coi piedi”. 

Juventus, continua la fuga: altri due calciatori lasciano l’Italia [NOME e DETTAGLI]

“Scudetto alla Juventus a tavolino?” La risposta di Agnelli scatena il web [FOTO]

Coronavirus, Percassi: “all’Atalanta abbiamo avuto 8 casi, ti viene da piangere”

Coronavirus, Dario Marcolin da brividi: “papà, avrei voluto abbracciarti. Ultimi giorni di vita devastanti”

Coronavirus, il racconto di Pezzella: “ho avuto paura, ma il peggio è alle spalle”

Coronavirus, Ancelotti sul futuro: “il calcio sarà ridimensionato, ho sentito cose assurde”

Coronavirus, il calciatore licenziato: “mi aspettavo almeno una chiamata, sono scioccato”

Condividi