“Calciopoli… ci risiamo?”, è il testo dello striscione esposto nei pressi di via Rosellini dopo la decisione di rinviare la partita di campionato tra Juventus ed Inter. Inoltre nel comunicato dei tifosi si chiede che società nerazzurra “sappia farsi sentire nelle opportune sedi per garantire quantomeno un equo svolgimento di un campionato che vorremmo ancora credere regolare”. “Gli spettri del passato paiono proprio riaffacciarsi con prepotenza – si legge ancora – se per tutelare degli interessi meramente economici della ‘solita parte’ l’Inter si è fatta apparentemente trovare nuovamente impreparata”.
Nel frattempo potrebbe verificarsi un colpo di scena sulla data del recupero. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, c’è la possibilità che venga giocato anche prima: “A spingere sulla Lega per un rinvio non sarebbe stata solo la Juve, ma anche diversi (altri, invece, si sarebbero lamentati) club destinati alla giornata a porte chiuse. Il Milan aveva già chiesto il rinvio da giorni. L’Udinese aveva fatto suo il no del governatore Massimiliano Fedriga. E proprio a Udine è arrivata la prima telefonata: «Non si gioca». Anche per liberare la Fiorentina che già la sera prima era arrivata in Friuli. Ma è nato subito un nuovo giallo. Intanto sulla data del 13 maggio. Che ha una postilla, non detta, non scritta, neanche sussurrata. Se Inter e Juve uscissero, e ci si augura naturalmente il contrario, la partita potrebbe essere anticipata. Discorso che dovrebbe a maggior ragione riguardare le altre quattro partite. Dunque, il 13 maggio è una sorta di data limite”.