Ex calciatore in Serie A, adesso Giovanni Tedesco allena il Valletta. A Malta, il Coronavirus è arrivato dopo, ma lui adesso si ritrova in quarantena da solo e lontano dalla famiglia. Ai microfoni di Mediagol, l’ex centrocampista ha svelato le sue sensazioni.
“Coronavirus? Anche io sono chiuso in casa da quindici giorni e tutto questo perché le restrizioni sono state tardive. Qui a Malta l’emergenza è arrivata dopo, siamo indietro di circa due-tre settimane rispetto all’Italia. Sinceramente la vivo male perché sto vivendo questo momento da solo mentre la mia famiglia si trova a Palermo, non nascondo di avere un po’ di ansia e paura, ma non posso fare altro che sperare che possa andare tutto bene. Adesso discutere in merito ai futuri dei campionati o all’assegnazione dei titoli è fuori luogo e di dubbio gusto, soprattutto in relazione e per rispetto nei confronti di tutte le persone che sono morte e a quelle che stanno lottando e soffrendo in questo delicato e difficile momento. Ci sono tante cose più importanti di un terreno di gioco ed un pallone che rotola. Per me, da allenatore, il calcio adesso è l’ultimo dei miei pensieri. Chiaramente non nego che mi piacerebbe tornare alla normalità e stare bene, ma questo non è il momento di parlare di quando e come potrà riprendere il calcio”.