Coronavirus, De Roon: “tutto è partito da Atalanta-Valencia?” Il centrocampista risponde così

Situazione ancora delicata a Bergamo per l'emergenza Coronavirus. Arrivano indicazioni da parte del centrocampista De Roon

CalcioWeb

Bergamo è una delle città più colpite dall’emergenza Coronavirus, la situazione è ancora difficile ma con l’aiuto di tutti si riuscirà ad uscire da questo momento complicato. L’Atalanta è passata in poco tempo dal Paradiso per la qualificazione in Champions League all’inferno, L’obiettivo è quello di ripartire, parla il centrocampista De Roon in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Ho apprezzato molto la canzone di Facchinetti e lo slogan “Mola mia”: iniziative bellissime, messaggi del genere devono essere i riferimenti in questo periodo così difficile. I miei pensieri sono per le persone che non ci sono più e per i medici: sono eroi che lavorano 12-14 ore al giorno per salvare più persone possibili. Prego per tutti loro”. 

SU ATALANTA-VALENCIA“Diventa semplice parlare a posteriori. A febbraio c’erano pochi casi in Italia, nessuno avrebbe mai immaginato che la situazione sarebbe degenerata. Quei due match hanno inciso, soprattutto per Bergamo? Chi può dirlo… Calcisticamente parlando, il ricordo della qualificazione rimane piacevole, anche se oggi appare tutto grigio”.

LA SITUAZIONE IN OLANDA – “Purtroppo stanno crescendo contagi e decessi, tuttavia il lockdown (isolamento, ndr) non è totale: se strettamente necessario, si può ancora uscire. E l’Italia, ovviamente, rappresenta un grande esempio per il nostro Paese”. 

IL CONTATTO CON I COMPAGNI – “Il gruppo di WhatsApp è intoccabile, inoltre ci sentiamo in video-conferenza attraverso Zoom: si può fare gruppo anche grazie alla tecnologia. È sbagliato parlare di calcio, conta solo la salute: sicuramente ho voglia di muovermi, sudare e correre con la squadra, ma c’è un maledetto virus che dobbiamo sconfiggere”. 

Serie A e Champions League riprenderanno? “Non ne ho idea, penso sia complicato immaginare di rientrare in campo prima di un paio di mesi: sarebbe già importante chiudere la stagione, rinuncerei anche alle vacanze. Girano molte voci sulle possibili soluzioni, ma come possiamo fare delle ipotesi? Poi, se si ripartisse, si giocherebbe un mini-campionato: sarebbe come tornare ad agosto”.

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