Polveriera Juventus: “Bonucci urla contro Sarri, rapporto instabile ed il tecnico guarda male Buffon”

La Juventus ha vinto la partita di campionato contro il Brescia ma non mancano i momenti di tensione, i clamorosi retroscena sul club bianconero

CalcioWeb

E’ arrivato il riscatto della Juventus almeno dal punto di vista del risultato. Successo per la squadra di Maurizio Sarri contro il Brescia, 2-0 il risultato finale grazie alle reti siglate da Dybala su calcio di punizione e Cuadrado. La corsa scudetto diventa sempre più avvincente, nell’altro match vittoria della Lazio in rimonta contro l’Inter, al momento sono i biancocelesti gli uomini più pericolosi per la corsa al primo posto. La prestazione dei bianconeri non è stata però convincente, la squadra gioca ancora a ritmi bassissimi ed il gioco di Sarri è lontano anni luce da quello proposto con il Napoli, è vero che le caratteristiche dei calciatori sono diverse ma la Juventus nelle ultime partite difficilmente è riuscita a cambiare passo.

Nel frattempo continuano a circolare voci sullo spogliatoio della Juventus, si parla di malumori e tensioni che vanno avanti ormai da qualche settimana. A far rumore questa volta è l’editoriale di Paolo Ziliani per il ‘Fatto Quotidiano’, ecco alcune parti dell’articolo destinate a portare reazioni.

LA CENA CON PARATICI – “La squadra spedisce Chiellini e Buffon a una cena con Paratici per notificare al club lo stato dell’arte del rapporto, instabile, con l’ex guida di Chelsea e Napoli. Come Bonucci che ai continui richiami di Sarri gli si rivolta contro urlando: “Stai calmo. Sappiamo cosa dobbiamo fare”; lo stesso Bonucci che non esitò a rincorrere Allegri negli spogliatoi, tre anni fa, per dar vita a uno scontro quasi trasceso alle mani”.

BUFFON ‘ALLENATORE’ “Lo stesso Buffon che oggi, panchinaro alla Juve, passa metà del tempo in piedi a dare indicazioni ai compagni, con Sarri che lo guarda stranito come Seedorf guardava il vice Tassotti al Milan. Gelido”.

RONALDO, DYBALA E HIGUAIN – “Le continue concessioni di Sarri a CR7, gli elogi sperticati (“Se penso che c’è qualcuno che ha vinto più Palloni d’Oro di Cristiano mi girano le scatole”: riferito a Messi, nientemeno) e la marcia indietro ingranata dopo averlo tolto dal campo a Mosca e poi a San Siro col Milan (con Ronaldo che se ne va dallo stadio prima della fine del match in spregio ai compagni), hanno minato la stima dello spogliatoio: e Dybala e Higuain non hanno mancato di evidenziarlo in più di un’occasione al momento di uscire dal campo”.

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