2 febbraio 2007. Andava in scena il derby di Sicilia tra Catania e Palermo. Si consumerà una delle più grandi tragedie del calcio italiano. Nel corso della gara, scoppiano diversi tafferugli fuori dallo stadio, con i tifosi ospiti assaliti dagli ultras catanesi. Un primo intervento delle forze dell’ordine porterà al lancio di lacrimogeni e all’interruzione della partita per oltre quaranta minuti per l’aria divenuta irrespirabile anche all’interno della struttura. I tifosi iniziano a fuggire dallo stadio e danno vita agli scontri più duri.
La partita riprenderà e si concluderà con la vittoria per 2-1 da parte del Palermo. Ma ciò che conta è che all’esterno dello stadio gli scontri continuarono, coinvolgendo circa 250 ultras catanesi e le forze dell’ordine. A farne le spese sarà proprio l’ispettore capo di Polizia Filippo Raciti, che verrà colpito al fegato da un corpo contundente e morirà poco dopo all’ospedale di Catania. Per l’omicidio, la giustizia condannerà Antonino Speziale, all’epoca dei fatti appena diciassettenne, e Daniele Micale. Raciti è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria, consegnata alla moglie l’11 maggio 2007, in occasione del 155º anniversario della Polizia di Stato.