Torino, il retroscena di Natalino Fossati: “ho visto gente piangere, ormai si è capito il giochino di Cairo”

L'ex terzino del Torino, Natalino Fossati, ha svelato interessanti retroscena in un'intervista a "Tuttosport". Accuse pesanti a Cairo

CalcioWeb

Momento nerissimo in casa Torino. I granata sono stati pesantemente contestati dai tifosi dopo l’umiliante 0-7 contro l’Atalanta. Nel mirino dei supporters soprattutto Mazzarri e Cairo. Intervistato da “Tuttosport”, l’ex terzino del Toro Natalino Fossati, in granata dal 1964 al 1974, ha svelato interessanti retroscena sulla situazione societaria e di spogliatoio.

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“Vedere il Torino umiliato dall’Atalanta ha fatto molto male non solo a me ma a tutti i tifosi. Il tarlo probabilmente è dentro gli spogliatoi. C’è qualcosa che non va all’interno. Non è possibile vedere un disarmo del genere. Bisogna che capiscano che indossano la storica maglia del Toro. Allo stadio c’era gente che mi passava di fianco e piangeva, altri sono andati via. Questa è una pugnalata mortale. Belotti mi ha fatto addirittura pena. Ha passato tutto la partita a correre per trovare un pallone giocabile”.

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Millico è un ragazzo di talento con voglia e carattere -prosegue Fossati -. Per lui è stata un’umiliazione entrare sullo 0-5. A Mazzarri manca il coraggio di gettare nella mischia questi ragazzi e non gliela perdono. Nel 1968 io e Ferrini chiedemmo a Fabbri di far giocare un ragazzo che era appena arrivato. Sapete chi era? Paolo Pulici. Il resto è storia”.

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La colpa è di tutti. Se Pianelli ti faceva le multe e ti mandava in ritiro, perché ora non si può? Abbiamo tutti l’impressione che Cairo abbia il braccino corto e non voglia far fare il salto di qualità definitivo. Mi aspettavo di più anche sul mercato. Un centrocampista come Borja Valero, ad esempio, sarebbe stato perfetto. Poi non capisco la voglia di cedere Iago Falqué. Mi sembra la stessa situazione di Ljajic, mai sostituito. Fossi stato in Cairo avrei esonerato Mazzarri e, da allenatore, mi sarei dimesso. Il gioco non c’è, il Torino soffre sempre e con lui i tifosi. In carriera ha fatto cose buone, ma mi aspettavo di più. In Coppa Italia contro il Milan potrebbe essere la sua ultima possibilità. Ora serve solo un bagno di umiltà, dal presidente al magazziniere. I tifosi hanno tutto il diritto di contestare. Ai miei tempi era molto peggio. I sette gol subìti sono stati umilianti. E’ una ferita che rimarrà per sempre, ma ora serve dimostrare di poter stare al Torino”.

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