Situazione del Milan sempre più delicata, di questo passo quasi insostenibile. Una stagione partita male, proseguita peggio e che rischia di concludersi in maniera davvero drammatica. Una società debole e il cui lavoro si protrae poi in campo con i risultati della squadra. La scelta di Giampaolo, un mercato non all’altezza e non conforme al suo modo di giocare, il cambio in panchina con l’arrivo di Pioli e la pesantissima batosta subita ieri a Bergamo.
Di questa situazione, però, emergono retroscena abbastanza forti. A parlarne è il Corriere della Sera. Secondo quanto riporta il noto quotidiano, infatti, la posizione di Paolo Maldini scricchiola e non poco. Da eroe e bandiera in campo con i rossoneri, da calciatore, a figura molto criticata da dirigente. E la sua posizione, a quanto pare, non è molto salda neanche agli occhi della stessa proprietà.
“Tutti contro tutti, a rimpallarsi le responsabilità – si legge sul Corriere – Tutta la dirigenza è sotto accusa, nel mirino di Elliott c’è però soprattutto il d.t. Maldini, al quale viene imputata la responsabilità d’aver costruito una squadra che ha il quarto monte ingaggi della A ma che a fine dicembre è miseramente undicesima. Tanto che diverse anime della proprietà sono sempre più convinte che farebbe bene a dimettersi. La posizione dell’antico capitano dei tempi gloriosi è sempre più debole, sempre più fragile”.