Pantaleo Corvino e le sue intuizioni geniali: l’undici dei colpi storici del dirigente

Pantaleo Corvino, una carriera fatta di intuizioni geniali e colpi storici nelle squadre in cui ha lavorato

CalcioWeb

Pantaleo Corvino, uno degli storici dirigenti del calcio italiano. Per descrivere la carriera di questo personaggio abbiamo voluto far riferimento ai suoi colpi storici, a quelli più azzeccati. Una vita di affari e calciomercato quella di Corvino. Classe ’49 ma registrato all’anagrafe l’1 gennaio 1950 dai genitori per posticiparne gli obblighi scolastici e di leva è stato prima calciatore dilettante, poi sottufficiale dell’Aeronautica. Originario di Vernole, nella profonda Puglia. Dal padre ereditò la passione per la Fiorentina, una delle grandi tappe della sua carriera. Con lui arriveranno quattro qualificazioni consecutive in Champions. Era la Fiorentina di Prandelli. Prima per Corvino c’era stata l’esperienza al Casarano, dove lanciò un giovane Fabrizio Miccoli, poi il Lecce, l’altro amore della sua vita. In salento portò calciatori come Vucinic, Chevanton e Bojinov, idoli della tifoseria leccese e artefici dei piazzamenti storici dei primi anni 2000. Provò a portare anche un giovane Berbatov al Lecce. Un rilancio sull’ingaggio del bulgaro fece allora saltare tutto.

Interminabile la lista degli acquisti con la Fiorentina: Frey, Gamberini, Montolivo, Toni, Mutu, Gilardino, Felipe Melo, Vargas, Jovetic, Vieri, Marchionni e Behrami, oltre ai promettenti Kuzmanovic, Osvaldo, Ljajic e Nastasic. Un rapporto amo et odi con i Della Valle e con i tifosi. Nel 2012 va via in maniera burrascosa, nel 2016 torna. In mezzo un’esperienza a Bologna, dove trova il tempo di lanciare il giovanissimo Diawara. Oggi Corvino è tornato in Puglia a coltivare, è il caso di dire, le sue passioni: gli ulivi e l’arte. E nel frattempo si gode famiglia e nipoti, il che non guasta mai, sperando in una chiamata.

Noi di CalcioWeb abbiamo provato a mettere insieme una sorta di Top 11 degli acquisti di Corvino. Sia chiaro che tantissimi sono stati i flop di Corvino: da Keirrison a Olivera, da Kuzmanovic a Kroldrup, solo per citarne alcuni. Questa è la formazione che ne è venuta fuori, schierata con un ultra offensivo 4-2-4 o 4-2-2-2, se preferite.

Frey, De Silvestri, Pezzella, Nastasic, Vargas; Liverani, Veretout; Ljajic, Jovetic; Toni, Gilardino.

Fuori da questa squadra titolare e pronti in panchina altri come Felipe Melo, Diawara, Vucinic, Chevanton, Bojinov, Montolivo, Pasqual, Brocchi, Ledesma, Mutu, Osvaldo e tanti, tantissimi altri.

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