Rocco Commisso si racconta. L’italo americano, nuovo presidente della Fiorentina, è stato intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport. Tanti gli argomenti affrontati, non solo legati al mondo viola. Ecco uno spaccato.
“Ho sempre detto che non prometto niente. Prometto solo quello che posso mantenere. Avevo detto che Chiesa sarebbe rimasto e così è stato. Ma per costruire la squadra che ho in mente ho bisogno di tempo. Di sicuro voglio un risultato migliore rispetto a quello ottenuto dalla Fiorentina nell’ultimo campionato. Ma certo non posso parlare di Champions. Noi vogliamo tenere più a lungo possibile quelli bravi. Detto questo nessuno ci ha presentato un’offerta per Chiesa”.
“Dobbiamo imparare dalla Juventus. I soldi dei diritti televisivi potrebbero però essere divisi in maniera diversa. In Inghilterra tutte le squadre prendono più o meno la stessa cifra, giusto? Seguo la Juve sul mercato da un po’: quattro-cinque anni fa aveva un valore di 400 milioni di euro ora di 1,8 miliardi”.
“La trattativa col Milan? A un certo punto ero sicuro di aver chiuso. Mister Li non l’ho mai incontrato ma ero pronto a firmare quando lui all’improvviso ha cambiato legali e advisor. Ho pensato che ci fosse dietro un altro acquirente. Si parlava di imprenditori americani (Ricketts e Ross) e di due russi. Invece si è consegnato a Elliot malgrado gli avessi offerto il modo di uscirne illeso”.