“Monte ingaggi? E’ un problema delicato, è chiaro che se hai la possibilità di operare sul mercato con un grande portafoglio, puoi programmare una squadra competitiva. Se non ce l’hai, devi progettare in vista del futuro, molte squadre si sono attrezzate in questo modo”. Parla così Cesare Prandelli, ospite di ‘Punto Nuovo Sport Show’, su Radio Punto Nuovo. “C’è bisogno di una grande collaborazione tra staff tecnico e società, si può far tutto nel calcio. L’importante è avere una sensibilità e capacità di comprendere come opera una squadra. La storia nel calcio insegna che non vinci sempre con un grande monte ingaggi: guardate il Real Madrid dei Galacticos. Sono sempre piùconvinto che se una squadra riesce a migliorarsi ogni anno sotto l’aspetto tecnico, può raggiungere grandi obiettivi”.
“L’Italia di Mancini? Un gruppo eccezionale, molti giovani in un progetto tecnico vincente. Tra qualche anno avranno più maturità, esperienza e consapevolezza. Si arriverà agli Europei con esuberanza, voglia di arrivare e dimostrare. E’ stato fatto un lavoro eccellente”.
“Serie A? E’ chiaro che in questi anni la Juventus è stata più brava e capace a programmare ma mi pare che quest’anno sia cambiata la filosofia. Per me la griglia è Juventus-Napoli-Inter. Napoli davanti? Farebbe bene a tutti, meno che ai tifosi della Juventus. Da tifoso del calcio, vorrebbe dire avere molte squadre competitive che lottano fino alla fine, grande interesse e grande partecipazione ed entusiasmo dei tifosi”.