“Io al Paris Saint Germain? Impossibile perché non puoi allenare una squadra che ha già un allenatore”. José Mourinho esclude, almeno per il momento, la panchina attualmente occupata da Tuchel. Ma al tecnico tedesco non risparmia una frecciatina. “Il Psg è una società con una proiezione mondiale, con giocatori di livello mondiale, ma che non ha ancora vinto in Europa e questo è importante – sottolinea a ‘L’Equipe‘ – Vale lo stesso per gli allenatori: puoi essere un top ma se arrivi alla fine della carriera senza aver vinto in Europa, è una lacuna”. Il nome di Mourinho è stato accostato in Francia anche al Lione: “Ho molto rispetto per tutti i club che pensano a me così come per quelli che non pensano a me”, la risposta enigmatica di Mourinho, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa a proposito del Manchester United. Dopo il suo esonero a dicembre, la squadra si era rilanciata sotto la guida di Solskjaer ma alla fine ha mancato la qualificazione alla prossima Champions. “Nove o dieci mesi fa dissi che, dopo aver vinto otto campionati, aver chiuso la scorsa stagione al secondo posto con lo United era stato il mio più grande successo. Adesso la gente lo sta capendo”. Mourinho non vuole entrare nei dettagli. “Sullo United voglio solo aggiungere due cose: che il tempo è galantuomo e che i problemi sono ancora lì“. Il tecnico portoghese nega che alla base del suo esonero ci fosse solo la rottura con Pogba. “E’ una questione di giocatori, di società, di ambizioni, ma non posso rispondere ‘sì’ se mi chiedete se Pogba sia stato l’unico responsabile del mio esonero”.