Lukaku si racconta: “Essere allenato da Mourinho era il mio sogno”

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L’attaccante del Manchester United e della nazionale belga Romelu Lukaku si è raccontato a “I Signori del calcio“, in onda su Sky Sport Uno questa sera: “La Premier League è sicuramente il campionato più competitivo. E’ molto difficile in Premier perché ogni partita è in bilico, soprattutto quest’anno. Ma da 10 anni è così anche in Liga, da quando il Real Madrid e il Barcellona hanno iniziato la loro battaglia. In Inghilterra è diventato così dopo il dominio del Manchester United, quando ha vinto tre Premier League di fila nelle stagioni dal 2006 al 2009“. Lukaku prosegue: “La Premier è un campionato molto competitivo, dove la prima può perdere contro l’ultima“. Sul rapporto con Mourinho, Lukaku dice: “Pensava che io non fossi pronto per giocare. Era la tipica situazione in cui un giovane giocatore vuole giocare perché si vuole mettere in gioco, mentre l’allenatore aspetta che il giocatore faccia un salto di qualità. Se devo essere onesto, nel mio caso, mi ero migliorato molto negli ultimi due anni e lui non credeva in questo. Perciò ho lasciato. Quando poi abbiamo parlato durante l’estate mentre ero negli Stati Uniti, non abbiamo neanche accennato al fatto che lui non mi avesse voluto, ma siamo andati avanti. A volte succede che puoi scontrarti con il tuo allenatore, ma a fine giornata devi andare oltre. Non abbiamo litigato, abbiamo avuto un buon rapporto lavorativo e personale, perché lui mi ha compreso sia come uomo sia come persona. Gli sarò sempre grato, perché è stato il mio sogno da bambino essere allenato da lui. Inoltre ho capito un’altra cosa nel tempo: non importa quello che dicono le persone là fuori, non importa quello che pensano di lui“. Infine sulla nazionale belga, Lukaku conclude dicendo: “Sono riuscito a diventare il miglior marcatore della storia della Nazionale soprattutto grazie a Eden Hazard e Kevin De Bruyne, e il resto della squadra. Tutti quanti i ragazzi. Io credo che la nostra generazione sia la più talentuosa e che il terzo posto nella Coppa del Mondo in Russia abbia dimostrato a tutti che abbiamo i migliori talenti della nostra generazione. Eden Hazard forse è il giocatore più forte della storia del Belgio. De Bruyne può diventare tra i migliori giocatori del mondo“.

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