La Sampdoria ha appena agguantato un pareggio insperato al 99′ nella gara dell’Olimpico contro la Lazio, ma il tecnico doriano Marco Giampaolo, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, non è comunque pienamente contento. Ovviamente non per la prestazione, quanto per la direzione arbitrale che ha permesso ai biancocelesti di portarsi in vantaggio al 96′ con il rigore di Immobile: “Abbiamo fatto un gran primo tempo contro una squadra molto forte. Nel secondo tempo siamo calati, abbiamo subito l’uno contro uno, ma abbiamo sofferto sempre con un certo ordine. Sarebbe stato un peccato perdere, la Samp mi è piaciuta. È un punto che mi soddisfa, perdere sarebbe stato un peccato. Ho dei dubbi sulla punizione assegnata, forse c’era un fallo su Andersen. Anche sul rigore ho qualche dubbio. Le partite non si possono decidere al 95’ per questi dettagli, poi c’è una sorte divina che ci premia col gran gol di Saponara. C’è una giustizia divina, meritavamo il risultato. È un giusto premio per la capacità dei ragazzi di saper soffrire, tutto rapportato allo spessore dell’avversario”. Sulla differenza di risultati tra le partite contro le cosiddette grandi e quelle contro le squadre più deboli sulla carta: “Dobbiamo avere sempre l’ambizione di potercela giocare e non partire già battuti. I risultati devono aiutarci, poi le dinamiche sono tante: quando ho la Samp in salute so di potermela giocare contro chiunque. Lo scorso anno ci è capitato di vincere con le grandi e di perdere con le squadre sulla carta inferiori a noi. In un campionato così equilibrato la continuità può premiare qualcuno“. Infine su Saponara: “So di avere due calciatori forti in quel ruolo lì, questa sera avevo bisogno inizialmente di fisicità. Avevo pianificato di farlo entrare quando i ritmi sarebbero calati. Ha fatto un gran gol che ho rivisto nello spogliatoio, perché ero già andato via per rivedere l’azione del rigore. In quel momento non ero lucido per fare niente ed è stato meglio uscire”.