Follia, presunzione, isterismo, anarchia. Delirio puro. Situazione fuori controllo. E’ quello che sta succedendo nell’Argentina che ancora non si rende conto della realtà della situazione: la nazionale Albiceleste è fuori dai Mondiali di Russia 2018 e deve pensare a ricostruire il suo futuro. Passare il turno, ormai, è praticamente impossibile: intanto perché si da per scontato che questa squadra possa battere la Nigeria nell’ultima partita rimasta, quando la Nigeria è forte, a metà Novembre (appena 7 mesi fa) ha dominato proprio in amichevole contro l’Argentina vincendo 4-2, e dovrebbe anche succedere che oggi la stessa Nigeria vinca contro l’Islanda e poi nell’ultima giornata la Croazia vinca ancora contro l’Islanda. Ma se la Nigeria vince oggi contro l’Islanda, poi contro l’Argentina avrebbe due risultati su tre (vittoria e pareggio) per qualificarsi agli Ottavi di Finale; in caso contrario sarebbe l’Islanda ad andare avanti. Insomma, le speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino. E il problema non è certo dell’allenatore.
Sampaoli ha fatto anche i suoi errori, ma non poteva certo inventarsi difesa e centrocampo. L’Argentina è scarsa, molto scarsa. Ai Mondiali ci è arrivata per miracolo qualificandosi soltanto grazie a un super Messi nel girone del Sud America soltanto all’ultima giornata, due mesi fa ha perso 6-1 con la Spagna. Cambiare allenatore non porterà a nulla: la follia di un esonero durante i mondiali non ha alcun precedente nella storia.
Secondo i media argentini, sarebbero proprio i calciatori (tranne Messi) a volere l’esonero del tecnico e chiamano a gran voce Jorge Burruchaga, campione del mondo nel 1986 e autore del decisivo gol nella finale contro la Germania Ovest. Ma Sampaoli, giustamente, non intenderebbe dimettersi. E la cosa più giusta l’ha detta Mario Kempes, ex attaccante dell’Argentina campione del mondo nel 1978: “Non prendiamoci in giro“, ha detto, “in 10 anni si sono avvicendati 8 tecnici, il problema e’ strutturale“. L’Argentina rischia di salutare i Mondiali dopo il primo turno, come era accaduto nel 2002. Non vince un Mondiale da 32 anni (8 edizioni) e una Coppa America dal 1993 (9 edizioni). Non certo per colpa di Sampaoli, facile capro espiatorio di un problema molto più serio eprofondo.